Spopolamento a Sant'Agata Feltria: 'Negozi soffrono e chiudono, problema viabilità'

Il sindaco Polidori fa appello alla popolazione: 'Comprate nei negozi di vicinato'

A cura di Redazione
21 febbraio 2023 13:52
Spopolamento a Sant'Agata Feltria: 'Negozi soffrono e chiudono, problema viabilità' - Nel riquadro il sindaco Goffredo Polidori
Nel riquadro il sindaco Goffredo Polidori
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di Riccardo Giannini

"Il nostro è un paese bellissimo: purtroppo lo spopolamento rischia di ucciderlo!". Esordisce così l'amministrazione comunale di Sant'Agata Feltria nella nota pubblicata su Facebook, con cui si fa appello alla popolazione, invitandola a fare acquisti nei negozi di vicinato. "Un plauso a quanti, nonostante i tempi difficili, continuano ad offrire servizi, alcuni per noi essenziali. Dobbiamo tutelarli, dobbiamo preferire la spesa in loco, ove è possibile, dobbiamo insieme salvaguardare tutti coloro che, ogni mattina, si alzano investendo e scommettendo sul loro e sul nostro paese", si legge nella nota. L'amministrazione comunale invita a uno "sforzo comune": "È meglio comperare sotto casa, dai nostri concittadini, che scendere a valle, è meglio servirsi di servizi e operatori che ancora ci sono".

Lo spopolamento e indebolimento del tessuto economico della cittadina vanno ovviamente di pari passo, come rileva il sindaco Goffredo Polidori: "È ovvio che quando c'è carenza di servizi, i residenti se ne vanno, sia per comperare, sia per vivere altrove. Se mancano le persone, c'è una corsa alla chiusura. L'abbiamo visto anche con un bar del centro storico, che ha chiuso alla fine del 2022. Rinnovo il mio invito alla popolazione: cerchiamo di fare in modo che il paese possa arricchirsi". Le cause della crisi hanno radici molto profonde: "La nascita dei centri commerciali ha inciso. Una volta c'erano in paese negozi specializzati che fornivano un po' di tutto. L'economia del paese girava. Adesso invece si va nei centri commerciali e si abbandonano i piccoli negozi"

A Sant'Agata Feltria non c'è in generale un problema occupazionale: "Abbiamo il gruppo Berloni, con una ditta, all'interno del nostro territorio comunale, che dà lavoro a 600 persone. La manodopera viene presa anche da paesi limitrofi, da Mercato Saraceno a Novafeltria, da Cesena a Rimini. Il problema occupazione è secondario rispetto allo spopolamento, che deriva da altre condizioni". In primis la viabilità: "Va rivisto il tracciato della strada Marecchiese: oggi per arrivare a Rimini impieghiamo un'ora e mezza, d'estate anche di più. Ma abbiamo chiesto di migliorare anche il collegamento con l'E-45 e con Cesena". Una miglior viabilità porta più servizi, ma non solo: "Dobbiamo creare delle condizioni di vivibilità che non siano così profondamente differenziate dai centri urbani e costieri, anche se vivere in montagna è costoso e difficile per chi non è abituato. Lo abbiamo visto anche dalle nevicate recenti: 73 cavi elettrici tranciati a causa della caduta degli alberi, frazioni per 4-5 giorni senza luce e riscaldamento"

Dal canto suo l'amministrazione comunale cerca di porre un freno allo spopolamento anche con interventi concreti: "Abbiamo avviato un discorso con l'assessorato regionale, vorremmo offrire un servizio di asilo nido alla cittadinanza". L'amministrazione comunale ha già chiesto preventivi per la gestione e individuato gli spazi: "Abbiamo alcune aule scolastiche che potrebbero essere riconvertite alla scuola secondaria di I° grado Padre Agostino da Montefeltro". Inoltre c'è la possibilità, grazie all'aiuto del Cavalier Antonio Berloni, patron dell'azienda, di attivare "un doposcuola per le famiglie"

Sant'Agata Feltria sta dunque lottando contro lo spopolamento, un problema che affligge tutto il territorio dell'Alta Valmarecchia, in questi giorni interessato dal dibattito sul nuovo allevamento Fileni in località Cavallara. Sul punto il sindaco Polidori evidenzia: "Dal punto di vista ambientale, turistico e sanitario, il nuovo allevamento avicolo è qualcosa di assolutamente sbagliato". Il primo cittadino di Sant'Agata Feltria difende però il collega di Maiolo Fattori: "Premetto che essendo arrivato da poco, non conosco bene la situazione, ma bisogna mettersi nei panni di un Comune che fa delle scelte, con dei capannoni già esistenti, un fallimento in atto, con i creditori alle porte. Ci sono delle esigenze da  una parte e dell'altra, per un sindaco non è facile scegliere quando ci sono degli interessi contrapposti". Polidori aggiunge: "Non so se da un punto di vista amministrativo fosse facile intervenire e trasformare quell'area in un'area verde. Ma anche se fosse stato possibile, i lavori di demolizione dei capannoni e lo smaltimento dei rifiuti, chi se li sarebbe accollati? Non sono mai scelte facili".

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