Fileni, comitato attacca Comune di San Leo: 'Non fanno nulla per fermare l'allevamento'
L'amministrazione comunale replica: 'Non c'è da parte nostra responsabilità politica e giudiziaria'

Ieri sera (lunedì 3 aprile) si è riunito il consiglio comunale di San Leo. Il comitato Per la Valmarecchia si attendeva l'adozione di un odg "anti Fileni" analogo a quello del comune di Novafeltria; così, in una nota, i componenti del direttivo dichiarano di essere "estremamente delusi dal comportamento del sindaco Leonardo Bindi", accusato "di non fare niente per fermare il progetto del nuovo allevamento alla Cavallara".
Nel logo del comitato Per la Valmarecchia c'è il profilo della Rocca di San Leo e l'iconica Fortezza, dalla quale però si sprigiona fumo, a simboleggiare le emissioni dell'allevamento. Il sindaco di San Leo ha chiesto di cambiare simbolo: quell'immagine indirettamente danneggia la promozione turistica del territorio. La scelta del logo viene spiegata così dal comitato: "La fortezza di San Leo è uno dei simboli del turismo di alta qualità dell'Alta Valmarecchia", turismo che – è la preoccupazione del comitato – subirà forti danni dalla ricostruzione dell'allevamento.
Da parte dell'amministrazione comunale leontina, informalmente si evidenzia che tutto il contenuto del consiglio comunale è stato registrato e sarà pubblicato sull'albo pretorio. Viene ricordato che "San Leo non ha alcuna responsabilità politica e giudiziaria" sull'iter di autorizzazione e che la scelta di ricostruire l'allevamento è stata una decisione assunta dal Comune di Maiolo esercitando la propria sovranità sul proprio territorio. San Leo tutelerà "al massimo la propria cittadinanza" con l'attenta vigilanza nel comitato tecnico-scientifico di controllo – del quale farà parte come tutti i Comuni dell'Unione Valmarecchia – e che gli accertamenti riguarderanno sia la costruzione dell'allevamento sia tutta l'attività, in primis le emissioni.