Nuova discarica di Sogliano, comitato attacca: 'Cittadini lasciati all'oscuro'

Il comitato 'Viviamo valle Uso' dice no al nuovo impianto

A cura di Redazione
05 maggio 2023 10:43
Nuova discarica di Sogliano, comitato attacca: 'Cittadini lasciati all'oscuro' - Il rendering
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Il comitato "Viviamo valle Uso" in una nota esprime la propria contrarietà alla realizzazione di una nuova discarica a Ginestreto: il comparto G3 da 6 milioni di mc, che si unisce a quelli esistenti, G1, G2 e G4, che insieme fanno circa 7 milioni di mc. Nella nuova discarica saranno conferiti 200.000 metri cubi di rifiuti all'anno di tipo "speciale non pericoloso" in arrivo da ogni parte di Italia. "Ci vorranno 30 anni per riempirla e a conclusione della G4, tra gestione e post-gestione si arriverà alla fine di questo secolo, con produzione ininterrotta di inquinanti", evidenzia il comitato, che sottolinea anche l'assenza di indennizzi ambientali "per i comuni e gli abitanti vicini, o a valle, che ne subiscono tutti gli impatti", mentre "la società che costruirà questa discarica e gestisce tutto il polo dei rifiuti di Ginestreto appartiene in sostanza al Comune di Sogliano, quello che dà le autorizzazioni e ottiene i benefici".

"Scrivono i progettisti – accusa il comitato –  che con la quarta discarica non cambierà nulla rispetto alla terza, di cui è quasi una copia, salvo le dimensioni quasi il quadruplo. Dicono che le discariche soglianesi non sono nocive, gli impianti sono sicuri. 
Che l’impianto di cernita sia bruciato più volte, il compostaggio crollato con la neve e tanti altri incidenti siano solo piccoli imprevisti! 

Gli stessi lavori di allestimento incideranno pesantemente sull'ambiente: "un milione e mezzo mc di terra scavati che saranno trasportati per la maggior parte in una vecchia cava verso la sorgente del fiume Uso. Ci vorranno 3 anni con un fitto via vai giornaliero di camion lungo la Provinciale Uso"

Il comitato lamenta anche una scarsa trasparenza e informazione da parte delle istituzioni: "La procedura affidata ad Arpae di Forlì – scrivono in una nota i membri del comitato – è stata carsica al punto che i soglianesi stessi, interpellati qua e là tra i presumibili portatori d’interessi, ne sanno poco o nulla (saranno delucidati il 9 maggio al Teatro Turroni) e nell’unico mese consentito per presentarle, è pervenuta una sola osservazione. Per non dire delle pubbliche rimostranze: al momento solo quella del Presidente della Provincia di Rimini". 

Dal comitato infine parte anche un'accusa per l'amministrazione regionale, accusata di essersi "coperta" dietro ad Arpae, senza "metterci la faccia in modo diretto"

Grande insoddisfazione dunque da parte dei cittadini di "Viviamo Valle Uso": "Che dopo più di 30 anni non sia stato effettuato nessun screening sanitario mirato e circoscritto agli abitanti vicini e più esposti è un fastidio inutile: i modelli matematici dei progettisti ci rassicurano! Quindi gli abitanti e i paesi limitrofi stiano sereno.. per i prossimi 70 anni!".

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