Processo Mamma Ebe: difesa chiama a testimoniare esorcista

Richiesta ad effetto, poi respinta, stamani a Pistoia nella prima udienza del processo che ha fra i principali imputati Gigliola Giorgini, alias Mamma Ebe, 78 anni, accusata di associazione a delinquere finalizzata all’esercizio abusivo della professione sanitaria e alla truffa. Il difensore della Giorgini, avvocato Danilo Ammannato, ha chiesto al collegio, presieduto dal giudice Luca Gasperi, di chiamare tra i testimoni padre Gabriele Amorth, il celebre esorcista del Vaticano. Ma il pm Francesco Sottosanti si è opposto e il collegio ha respinto la richiesta. In questo processo oltre a Mamma Ebe sono imputati anche il marito Gabriele Casotto, 56 anni, e altre 12 persone fra collaboratori e seguaci che affiancavano la ‘santona’ nelle sue discutibili attività di guaritrice svolte nella sua villa di San Baronto (Pistoia). Sia Ebe Giorgini sia gli altri imputati erano presenti in aula. Numerose tra il pubblico le persone a sostegno della Giorgini. Nell’udienza è stata disposta una nuova perizia per valutare se le condizioni di salute della donna siano compatibili con la detenzione in carcere, misura confermata di recente dalla Cassazione pronunciandosi su un ricorso. L’udienza di oggi ha iniziato a trattare anche della cosiddetta ‘costola pistoiese’ di fatti avvenuti a Cesena e per i quali la Giorgini, circa un anno fa, è stata condannata in appello a sei anni. Con l’udienza i procedimenti si sdoppiano: per le presunte truffe avvenute tra Pistoia e Cesena, la prossima udienza sarà il 16 maggio e verranno sentiti i carabinieri che hanno svolto le indagini. Mentre per le altre truffe di Pistoia che hanno fatto scattare l’ultimo arresto di Ebe Giorgini, l’11 giugno 2010, la prima udienza dibattimentale é stata fissata per il prossimo 7 giugno.

ANSA