Gina Ancora, nuovo Primario Terapia Intensiva Neonatale Rimini

Da gennaio 2011 Gina Ancora è il nuovo direttore dell’Unità Operativa di Terapia Intensiva Neonatale dell’Ospedale “Infermi” di Rimini. La sua successione al dottor Nicola Romeo è stata presentata ufficialmente oggi 22 aprile durante una conferenza stampa.
Proveniente dall’Ospedale “Maggiore” di Bologna dove si occupava già di Neonatologia, la dottoressa Ancora porta a Rimini la sua lunga esperienza in campo, maturata, dopo la specializzazione e il dottorato, attraverso significative esperienze all’estero, come quella a Stoccolma, il cui sistema ospedaliero è stato definito dalla stessa dottoressa di grande esempio, e da numerose attività di ricerca sul neonato. Il reparto d Terapia Intensiva Neonatale si occupa in particolare di bimbi nati prematuri, che oggi si aggirano attorno ai 50 casi l’anno. Gina Ancora ha spiegato la nocività che terapie troppo invasive, come l’utilizzo del respiratore, possono causare nel neonato prematuro, sia da un punto di vista fisico che psicologico. “I bambini capiscono e percepiscono tutto. Il venire intubati comporta uno stato di forte impotenza che incide negativamante sulla ripresa del nuovo nato”. Per non parlare dei danni fisici a lungo termine, come quelli ai polmoni che pratiche simili possono provocare al bimbo durante la sua crescita. Per questo va sostenuta l’importanza, ha spiegato la dottoressa, di operazioni che vadano a supportare il piccolo paziente senza terapie aggressive.
L’Unità Operativa riminese offre assistenza a circa 3.400 nati l’anno, attraverso il supporto di un personale ben fornito: 7 medici più la direttrice e due gruppi infermieristici, uno operante nella sala Intensiva, l’altro in Neonatologia. Rimini inoltre è l’unica città a livello regionale ad avere un medico e un’infermiera certificati NIDCAP: una forma di assistenza al neonato e ai suoi genitori che individua le cure adatte in base all’ascolto dei bisogni del paziente e della sua famiglia.

Ascolta l’intervista alla Dottoressa Gina Ancora nella foto, al microfono di Mara D’Angeli