A Sarnano di Macerata una mostra su Vittore Crivelli

Sarnano (provincia di Macerata), autentico gioiello architettonico e paesaggistico nelle Marche, il 21 maggio inaugura la grande mostra VITTORE CRIVELLI da Venezia alle Marche – Maestri del Rinascimen...

A cura di Redazione
02 maggio 2011 15:00
A Sarnano di Macerata una mostra su Vittore Crivelli -
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Sarnano (provincia di Macerata), autentico gioiello architettonico e paesaggistico nelle Marche, il 21 maggio inaugura la grande mostra VITTORE CRIVELLI da Venezia alle Marche – Maestri del Rinascimento nell’Appennino, curata da Francesca Coltrinari dell’Università di Macerata e Alessandro Delpriori dell’Università di Firenze.  Si tratta della prima esposizione mai dedicata a Vittore Crivelli (1430-1502), protagonista insieme al fratello Carlo della pittura delle Marche centrali negli ultimi vent’anni del Quattrocento.

Oltre ai capolavori del maestro veneto in mostra anche opere di altri artisti attivi nei centri più interni delle Marche nella seconda metà XV secolo.  Si tratta di circa 20 fra pittori e scultori (tra cui Carlo Crivelli, Francesco di Gentile da Fabriano, Niccolò Liberatore detto l’Alunno, Pietro Alemanno) presenti con opere spesso studiate per la prima volta o poco conosciute perché conservate all’estero in musei e collezioni private e giunte in questo caso a Sarnano grazie a prestiti eccezionali come quello di sant’Antonio di Vittore Crivelli, di collezione privata tedesca o della preziosa scultura della Madonna adorante il Bambino del Museo del Bargello di Firenze.

Una mostra che si annuncia come un evento espositivo di prima grandezza nell’ambito dell’offerta di una regione, le Marche, sempre più attenta alla valorizzazione del suo patrimonio artistico, storico e culturale così capillarmente diffuso sul territorio. E anche la scelta di sedi solo apparentemente periferiche nei circuiti espositivi nazionali va letta proprio in questa direzione.

Sarnano come sede mostra infatti è significativo proprio perché si trova al centro del crocevia dell’Appennino che unisce le valli della marca camerte con quelle del fermano e dell’ascolano.
La straordinaria valenza paesaggistica, al centro di una vallata splendida ai piedi dei Sibillini, e la bellezza del centro storico, conservatosi armonico ed omogeneo, non può che aggiungere fascino ad un’occasione culturale così pregiata e originale. Un centro storico di origini medievali, conservatosi intatto nella sua struttura urbanistica di cinta murata, tra antiche vie, scalinate e scorci mozzafiato. L’evento è destinato quindi a fare probabilmente di Sarnano, un nuovo, intrigante “caso” dopo lo straordinario successo di critica e di pubblico nel 2007 dell’esposizione dedicata a Simone De Magistris a Caldarola. Questa volta si aggiunge anche più di una novità nello stesso “format” di mostra, a cominciare dalla molteplicità delle sedi.

I curatori infatti hanno lavorato su un concetto di grande appeal per lo studioso ma ancor di più per il visitatore, quello cioè di “mostra diffusa” che include oltre al bellissimo Palazzo del Popolo, sede principale nella piazza Alta, cuore dell’insediamento antico, altre sedi cosìddette “naturali” dove le opere sono state lasciate nella loro originale collocazione dando al visitatore l’emozione della scoperta di un contesto ancora molto leggibile dove le opere sono nate. Si tratta della Pinacoteca Civica che conserva molte altre testimonianze artistiche provenienti dal territorio di Sarnano, di Santa Maria della Piazza, una delle chiese più belle della regione, con all’interno una straordinaria cappella affrescata da Lorenzo d’Alessandro, oltre ad altre opere e a qualche chilometro nel vicino centro di Monte San Martino, la chiesa di San Martino con quattro polittici  integri di Girolamo di Giovanni da Camerino, due di Vittore Crivelli, e uno di Carlo e Vittore Crivelli, unico esempio noto di opera a quattro mani. Una mostra quindi non solo a scala urbana ma che respira del più ampio orizzonte visivo che gli stessi artisti ebbero.

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