Riccione. In consiglio maggioranza compatta con platea gremita
[media id="510"]Sul Trc la maggioranza riccionese fa quadrato col sindaco Massimo Pironi e al consiglio comunale boccia compatto il refendum e approva la delibera con la quale risale sul metrò di cost...

Sul Trc la maggioranza riccionese fa quadrato col sindaco Massimo Pironi e al consiglio comunale boccia compatto il refendum e approva la delibera con la quale risale sul metrò di costa ponendo chiare condizioni. Il primo cittadino riccionese, il giorno dopo la lunga serata che ha visto protagonisti nella sala del consiglio un fervente dibattito e una platea gremita dai rappresentanti del comitato No Trc, afferma sicuro la sua coerenza su un progetto che rimane per la Perla strategico, ma pur sempre “Un nervo scoperto”, per il quale le firme raccolte, oltre 4000, che richiedono il referendum, sono il sentore di un disagio. La giusta protesta cittadina però spesso “Viene strumentalizzata politicamente – afferma – e si rischia così di confondere l’amore per la propria città con il localismo, che rappresenta un limite al valore che si dà al territorio”. Il rischio era di presentarsi in consiglio con una maggioranza divisa.
Al consiglio comunale di giovedì quindi, per evitare l’ordine del giorno straordinario che parte della maggioranza avrebbe presentato per chiedere a Pironi di rinunciare, si è optato per una delibera unica, un atto di peso col quale Riccione si impegna a partecipare alla realizzazione del Trc a patto che non ci siano ulteriori aggravi economici oltre quelli già messi a disposizione. Ciò vuol dire che non un euro in più verrà versato dall’amministrazione oltre al mutuo acceso di sei milioni e 278mila euro, e questa cifra si riferisce alla parte che la Perla avrebbe stanziato in base alla prima stima economica del progetto di 93 milioni, costi che intanto sono lievitati a 103.
“Parere contrario ad ogni eventuale richiesta di risorse aggiuntive, necessarie per la realizzazione del progetto -recita il testo- auspicando una maggiore compartecipazione finanziaria da parte della Provincia e della Regione”, non tralasciando il doveroso apporto necessario da Agenzia di Mobilità oltre che una razionalizzazione dei costi e delle spese. Il documento è stato redatto inoltre con un apporto legale per evitare eventuali richieste di risarcimenti qualora i costi dovessero ulteriormente aumentare.
A coloro che avevano poi argomentato i precedenti di opere simili progettate e abbandonate, Bologna e Parma nella fattispecie, Pironi invita a informarsi, in quanto quei progetti sono stati abbandonati per altri vizi, che riguardano ambiti non troppo leciti della politica e di cui i responsabili stanno pagando, o lo faranno, penalmente. Altro tema di dibattito il Palazzo del Turismo che è stato formalmente “restituito alla città”. Il palazzo era stato affidato all’impreditore Alberto Verni che si era aggiudicato la gestione con un bando. Considerando però la valenza turistica dello stabile all’imprenditore è stata offerta a prezzo ridotto del 30% la “caccetta del Duce”, annullando di fatto la delibera con questo atto bonario.
Servizio e intervista a Massimo Pironi, Sindaco di Riccione, di Maria Assunta Cianciaruso