Oro Cash di Viserba: la rapina era simulata, arrestata la commessa

[media id="490"]Sembrava oramai chiuso il caso della rapina all’Oro Cash di Viserba dello scorso 11 novembre. A pochi giorni di distanza dal fatto, i 3 malviventi erano stati arrestati e la refurtiva...

A cura di Redazione
10 febbraio 2012 13:10
Oro Cash di Viserba: la rapina era simulata, arrestata la commessa -
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Sembrava oramai chiuso il caso della rapina all’Oro Cash di Viserba dello scorso 11 novembre. A pochi giorni di distanza dal fatto, i 3 malviventi erano stati arrestati e la refurtiva riconsegnata. I video delle telecamere di sorveglianza del negozio avevano però  fatto insospettire gli Agenti della Polizia di Rimini, che hanno approfondito l’indagine. Quelli spintoni alla commessa non sembravano poi così violenti, la donna pareva quasi che si aspettasse di essere aggredita e i ladri non erano propriamente a loro agio nell’azione, come se fossero impacciati. Così la donna e’ stata interrogata nuovamente sulla dinamica della rapina. Dopo aver chiuso il negozio, si  era recata nel bar di fronte per riconsegnare un vassoio. Qui si era intrattenuta per alcuni minuti con un cliente del locale, poi accorgendosi di aver scordato il telefonino nel negozio, vi aveva fatto ritorno, venendo poi aggredita dai 2 ladri. Sono stati proprio loro, probabilmente stanchi di stare in carcere e di vedersi imputare un reato che non avevano commesso da soli, a denunciare al pubblico ministero la commessa come loro complice. La ragazza al bar avrebbe incontrato un altro complice, un canadese di 34 anni, ma residente a Rimini, con cui si sarebbe accordata per l’orario di ingresso dei due ladri: il canadese avrebbe dato il segnale. Inoltre c’era un quinto uomo, napoletano di 33 anni, che sarebbe stato l’artefice del piano. Davanti a nuove immagini video e alle dichiarazioni dei complici, la donna non ha potuto far altro che ammettere il suo coinvolgimento nella reato. In sostanza, i 6 avevano inscenato il furto e per questo la rapina è stata derubricata come simulazione di reato. Per tutti e sei perciò è partita la denuncia per simulazione, inoltre, anche per millantato credito aggravato in concorso. Per la commessa, Gillis Tania, francese di 35 anni, è scattato anche l’arresto per calunnia.

Nicola Vitale capo della Squadra Mobile di Rimini al microfono di Elisa Drudi.

 

 

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