Imbianchino con l' 'hobby' dello spaccio: in manette 34enne di Rimini

Riforniva la Rimini bene di cocaina di buona qualità, garantendo la massima riservatezza e senza destare alcun sospetto, forte della sua doppia vita e della sua fedina penale pulita. La sezione antidroga della Squadra Mobile della Polizia di Rimini ha proceduto ieri notte all’arresto di A.H., 34enne albanese, residente a Rimini e con permesso di soggiorno dal 2008. L’uomo è stato sorpreso in fragranza con 26 dosi di cocaina già pronte per la vendita,  per un totale di 28 grammi e un valore di circa 2500 euro.  Il 34enne è stato fermato mentre si dirigeva in un noto locale vicino al porto di Rimini, dove gli Agenti avevano notato era solito spacciare. L’albanese utilizzava un particolare metodo per vendere le dosi, nascondendole all’interno pacchetti di fazzoletti di carta. Nella sua auto alcune di queste confezioni, con le dosi nascoste tra i vari fazzoletti. Inoltre, un manganello metallico telescopico di 50 centimetri, un coltello a serramanico da 12 centimetri camuffato da accendino e un immobilizzatore elettronico. Per questo è stato anche denunciato per possesso di oggetti ad offendere. Le perquisizioni sono proseguite nell’abitazione dell’albanese, dove sono state trovati, all’interno della cassaforte, 2000 euro, 200 sterline ed alcune monete albanesi. Nessuna traccia di strumenti per la pesatura e per la preparazione delle dosi, poiché probabilmente questo veniva effettuato in altro luogo. Sono stati trovati però, numerosi mazzi di chiavi su cui l’uomo non ha voluto dire nulla: probabilmente una di queste corrisponde al luogo in cui preparava la cocaina per la vendita. L’albanese, che ufficialmente svolgeva l’attività di imbianchino, è risultato essere  particolarmente amato dai suoi clienti, tanto che alcuni di loro non vedendolo ieri sera, hanno chiamato al suo cellulare e gli hanno inviato sms, proprio mentre si trovava in Questura. Il 34enne è stato processato questa mattina per direttissima, nel frattempo, la Polizia continua ad indagare per capire se il locale fosse a conoscenza di quello che accadeva al suo interno.

Ascolta il capo della Squadra Mobile di Rimini Nicola Vitale al microfono di Elisa Drudi