Riccione: da Finale Emilia i Fragil Vida al Teatro del Mare
[media id="402"]Sabato 5 gennaio, alle ore 21,15, la Stagione del Teatro del Mare di Riccione, con la direzione artistica dei Fratelli di Taglia, dà il benvenuto al nuovo anno con una serata di poesia...

Sabato 5 gennaio, alle ore 21,15, la Stagione del Teatro del Mare di Riccione, con la direzione artistica dei Fratelli di Taglia, dà il benvenuto al nuovo anno con una serata di poesia, musica e teatro a sostegno delle popolazioni emiliane colpite dal terremoto. Protagonisti del Concerto per l’Emilia i Fragil Vida da Finale Emilia (Modena), epicentro della prima terribile scossa del 20 maggio e luogo-simbolo del drammatico sisma della scorsa primavera. La ricostruzione è iniziata ma molto rimane ancora da fare: ecco quindi una serata di buona musica d’autore e solidarietà, nella notte dell’Epifania, per contribuire agli interventi post-terremoto del Comune di Finale Emilia, destinatario dell’intero incasso del concerto.
I Fragil Vida (www.fragilvida.com) prendono il nome dai versi che il poeta Pablo Neruda dedicò alla fotografa rivoluzionaria Tina Modotti: “puro è il tuo dolce nome, pura è la tua fragile vita” (puro es tu dulce nombre, pura es tu fràgil vida). La band, attiva da più di un decennio, è un crocevia di poesia e commedia dell’arte, tra musica e teatro, all’insegna della purezza e della genuinità, da autentici musicanti di cristallo (titolo di uno dei loro primi album). Al Teatro del Mare David Merighi (voce e pianoforte), Daniele Merighi (batteria e voce), Diego Gavioli (chitarre), Luca Bussolari (contrabbasso e basso elettrico), Andrea Facchini (saxofoni) con l’ausilio delle imprescindibili performance di Gianluca G Galletti (voce recitante) presentano i brani del nuovo album Giorni Sospesi, il quinto della loro discografia, nel quale – dopo aver esplorato e cantato i mondi dell’allegra gioventù e dell’amore profondo – si soffermano sul beneficio del dubbio, inteso anche come mutamento dei punti di vista. Una ricerca intimista che sposa anche la denuncia sociale dell’impossibilità di vivere liberi nei luoghi controllati dalla malavita organizzata così come il sogno di nuova vita dell’immigrazione. Forte fusione tra musica e teatro per canzoni che si avvicinano a una vera e propria colonna sonora emozionale. Un suono diretto e mai patinato, sincero e spontaneo – tra rock cantautorale, jazz, pop, bossanova e taranta – a supporto di uno spettacolo fatto di costumi e scenografie realizzati con materiali di recupero. Esperienza unica nel suo genere, come il packaging del cd Giorni Sospesi, realizzato utilizzando tasche, bottoni, nastri, fiocchi e spillette di seconda mano, assemblati e ricamati artigianalmente.
Al microfono di Riccardo Giannini David Merighi dei Fragil Vida