Al Cinema Tiberio il balletto 'Alice's Adventures in Wonderland' in diretta da Londra

Al Cinema Tiberio di Rimini (via San Giuliano, 16) giovedì 28 marzo (ore 20.15) appuntamento con la diretta dalla Royal Opera House di Londra del balletto Alice’s Adventures in Wonderland, ispirato al...

A cura di Redazione
26 marzo 2013 07:50
Al Cinema Tiberio il balletto 'Alice's Adventures in Wonderland' in diretta da Londra -
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Al Cinema Tiberio di Rimini (via San Giuliano, 16) giovedì 28 marzo (ore 20.15) appuntamento con la diretta dalla Royal Opera House di Londra del balletto Alice’s Adventures in Wonderland, ispirato all’omonima favola di Lewis Carroll, con musiche di Joby Talbot, direzione di David Briskin e coreografie di Christopher Wheeldon. Nei ruoli principali Sarah Lamb, Federico Bonelli, Edward Watson, Zenaida Yanowsky e Steven McRae.
Ideato nel 2011 per il Royal Ballet e ripreso quest’anno come cadeau pasquale nella stagione coreutica della Royal Opera House, Alice’s Adventures in Wonderland è ispirato all’omonimo racconto per ragazzi che lo scrittore inglese Lewis Carroll pubblicò nel 1865 e a Through the Looking-glass, una continuazione delle avventure di Alice scritta dall’autore nel 1871. Un duplice riferimento letterario di cui Wheeldon si serve per creare la sua versione, una sorta di storia parallela, in cui le avventure di Alice nel paese delle meraviglie non sono altro che un sogno che consente alla ragazza, figlia del decano della Chiesa di Cristo, Henry Liddell, di ricongiungersi al giardiniere Jack.

Una scelta registica “a cornice” che assicura da un lato la coerenza del balletto sul piano drammaturgico puntando sulla delicata storia d’amore di Alice e Jack e, dall’altro, lascia campo libero alla miriade di avventure. Avventure ravvivate dalla presenza degli stessi interpreti, anche in ruoli diversi, che facilitano la comprensione dell’intreccio.
Un plot che funziona e attesta la genialità di Wheeldon nel predisporre e realizzare un balletto narrativo moderno, collocandosi sulla scia della grande tradizione britannica rappresentata da maestri come Asthon e MacMillan, senza dimenticare l’imperitura lezione di Balanchine, Fokine e Petipa. Imprescindibili punti di riferimento di un giovane artista che affianca alla capacità coreografica un’indubbia capacità autoriale. Doti riconosciute ormai a livello internazionale, premiate con il Choreography Award, il Dance Magazine Award e confermate dalle prestigiose committenze di blasonati organici come il  San Francisco Ballet, il Bolshoi, il Royal Danish Ballet e lo stesso Royal Ballet.

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