Sant'Igne di San Leo: un bassorilievo per ricordare Don Luigi Giussani
Un bassorilievo in bronzo, creato dalla scultrice riminese Paola Ceccarelli, per ricordare il passaggio a San Leo e Sant'Igne di Don Luigi Giussani, fondatore di Comunione e Liberazione. L'opera, volu...

Un bassorilievo in bronzo, creato dalla scultrice riminese Paola Ceccarelli, per ricordare il passaggio a San Leo e Sant'Igne di Don Luigi Giussani, fondatore di Comunione e Liberazione. L'opera, voluta dall'arcivescovo di Ferrara e già vescovo di San Marino e Montefeltro, monsignor Luigi Negri, e dalla Fondazione Internazionale Giovanni Paolo II, verrà svelata e inaugurata lunedì, nel pomeriggio, nel portico della Chiesa di Sant'Igne a San Leo, nel Riminese. Don Giussani – si legge in una nota – dai primi anni '70 in poi, in questi luoghi ha guidato per molti anni la Via Crucis durante la Settimana Santa, seguito da migliaia di studenti universitari a cui teneva gli esercizi spirituali. ''Questo gesto – spiega nella nota monsignor Negri – non vuole essere l'esaltazione oleografica di un futuro beato. E' piuttosto la testimonianza culturale resa ad un uomo che ha insegnato la vita di fede e che, in particolare, ha mostrato come la fede diventa cultura". E sul bassorilievo dedicato a Giussani, un commento giunge dal presidente della Fraternità di Comunione e Liberazione, Don Julian Carron. "Carissimo Luigi – scrive a monsignor Negri in un messaggio – ti dico grazie di avere voluto ricordare con questo segno la presenza di don Giussani a San Leo, dove per anni migliaia di giovani hanno rivissuto con lui il mistero della morte e risurrezione di Cristo". Inoltre, si legge in un altro passaggio della missiva, "per tutta la vita don Giussani ci ha testimoniato che cedere all'attrattiva di Cristo ci fa uomini e ci consente di mangiare e bere, vegliare e dormire, vivere e morire con una intensità e verità senza paragoni. Domandiamo alla Madonna di continuare il nostro cammino ovunque il Signore ci chiama a vivere la nostra fede, seguendo il Papa e nella memoria viva di don Giussani – chiosa Carron – per trascinare con noi verso il Destino tutti coloro che incontreremo".