Ettore Scola racconta Federico Fellini con un documentario
"Fellini? Un Pinocchio che non è mai diventato un bambino per bene". Parola di Ettore Scola che oggi ha presentato nel mitico studio 5 di Cinecittà 'Che strano chiamarsi Federico. Scola racconta Felli...

"Fellini? Un Pinocchio che non è mai diventato un bambino per bene". Parola di Ettore Scola che oggi ha presentato nel mitico studio 5 di Cinecittà 'Che strano chiamarsi Federico. Scola racconta Fellini' film dedicato al regista di Amarcord nel ventennale della sua morte. E questo attraverso piccoli quadri della loro cinquantennale amicizia. "Fellini – ha continuato Scola – aveva un'anima burattinaia, era il ritratto allo stesso tempo di un'Italia esecrabile e adorabile". "Che cosa verrà fuori da questo film? – spiega uno Scola timido di questo suo lavoro scritto insieme alla figlie Paola e Silvia e ora in post-produzione – Non lo so davvero. Ma so che mi piacerà. Ma ho mantenuto fede alle mie promesse quando ho detto che il mio ultimo film sarebbe stato nel 2003 (Gente di Roma). Questo infatti non è un film e non è un documentario. Non troverete emozioni della sua visionarietà, è un film fatto di angoli, di piccoli angoli. Racconto episodi come la nostra partecipazione al Marc'Aurelio che è stata per noi una piccola università dell'umorismo capace anche di intervenire sulla realtà per modificarla". Fellini, aggiunge Scola a Cinecittà, "era un uomo fortemente politico". Cosa ci sarà in questo film? "Debito e devozione a Federico" dice ancora il regista de 'La cena'. Sul set dello studio 5 di Cinecittà, la figlia Silvia fa da guida ai piccoli set realizzati per il film. C'é la redazione del Marc'Aurelio, il Bar dove l'insonne Fellini approdava la notte con i suoi amici, l'appartamento in cui il giovane Scola leggeva al nonno cieco il Marc'Aurelio e poi c'é la mitica Lincoln di Fellini con cui andava in giro sempre con i suoi amici la notte e il bagno diurno Cobianchi di Roma per rappresentare il racconto di Fellini 'Ma tu mi stai sentire ragazza dei bagni pubblici Cobianchi?'. Tra gli incontri notturni di Fellini e Scola, raccontati nel film, quello con un madonnaro (Sergio Rubini) molto pieno di sé, e con una prostituta simil-Cabiria (Antonella Attili). Il film che mostra oltre questi quadri, filmati editi e inediti ha come attori due nipoti di Scola Tommaso Lazotti (Fellini giovane) e Giacomo Lazotti (Ettore Scola giovane). Fellini anziano è interpretato da Maurizio De Santis; Scola anziano (Giulio Forges Davanzati) mentre Marcello Mastroianni sarà Ernesto D'Argenio. Il film è prodotto dalla Palomar e Istituto Luce con Rai Cinema, Cinecittà Studios in collaborazione con Cubovision di Telecom Italia.