Misano: sindaco e giunta indagati per abuso d'ufficio

Il sindaco e tutta la giunta Comunale di Misano Adriatico indagati per abuso d'ufficio. La Procura della Repubblica di Rimini ha appena notificato la chiusura indagine per Stefano Giannini, sindaco de...

A cura di Redazione Redazione
21 giugno 2013 15:49
Misano: sindaco e giunta indagati per abuso d'ufficio -
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Il sindaco e tutta la giunta Comunale di Misano Adriatico indagati per abuso d'ufficio. La Procura della Repubblica di Rimini ha appena notificato la chiusura indagine per Stefano Giannini, sindaco del comune, e gli assessori Luigi Guagneli, Valerio Bertuccioli, Marco Ubaldini, Fabrizio Piccioni e Ivan Semprini.
Il caso, che era stato sollevato da un esposto di unconsigliere comunale di minoranza nel 2010, è relativo alla  concessione d'uso gratuita di un'area edificata a Portoverde all'Associazione sportiva dilettantistica.
Per la Procura però, sindaco, giunta agirono in violazione delle disposizioni di legge per la concessione di beni pubblici a privati e di quelle sui contratti pubblici.
Inoltre secondo le conclusioni delle indagini, l'associazione sportiva in questione non aveva maturato esperienza nella gestione di simili strutture e la selezione tra le domande per ottenere l'uso di quel terreno non era stato fatto che sulla base di una sola domanda, ossia quella dell'associazione poi assegnataria.

Le dichiarazioni del Sindaco di Misano, Stefano Giannini:

Ho chiesto al PM di essere ascoltato per spiegare i termini della vicenda; premetto che ovviamente sento profondamente giusto per la correttezza democratica del nostro Paese (specie in un Paese di scarsa cultura della legalità quale è purtroppo il nostro) che una persona che assuma un incarico pubblico di rappresentanza della propria comunità non solo debba avere sempre un atteggiamento pubblico, (ed aggiungo, anche strettamente personale) assolutamente specchiato, trasparente, equo ed imparziale ma egli debba essere anche il primo ad avere la consapevolezza che il suo comportamento e la sua attività amministrativa deve essere sottoposta, oltre che al controllo dei cittadini e del Consiglio comunale, al  vaglio più rigoroso della correttezza legale, anche quando tale controllo sia promosso per finalità strumentalmente politiche come in questo caso; infatti tale esposto nasce dopo che il Consigliere Zangari,  condannato dal TAR a rifondere le spese legali per una causa inoltrata contro una delibera, ha detto in Consiglio Comunale che in futuro avrebbe agito solo con esposti alla Procura che a differenza del TAR  non costano niente”.

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