Valmarecchia: ricatto al prete per incontri hard, condannato macedone per estorsione
Cinque anni e due mesi di reclusione, più il risarcimento di 7000 euro, la rifusione delle spese processuali e legali: è la condanna in primo grado inflitta al 36enne macedone, alla sbarra per estorsi...

Cinque anni e due mesi di reclusione, più il risarcimento di 7000 euro, la rifusione delle spese processuali e legali: è la condanna in primo grado inflitta al 36enne macedone, alla sbarra per estorsione nei confronti di un parroco dell'Alta Valmarecchia. Sono 90.000 euro i soldi che lo straniero gli ha estorto dal febbraio 2010: in stato di indigenza, aveva chiesto dei prestiti di denaro al religioso. La denuncia di quest'ultimo era scattata il giorno in cui il 36enne aveva iniziato a ricattarlo, minacciando di rendere pubblica una presunta storia omosessuale tra loro due. "Il pretesto usato dall'imputato per inventarsi il ricatto è stata la notte trascorsa in canonica sul divano", spiega Diego Dell'Anna, legale del parroco, riferendosi a quella volta in cui al macedone fu concessa ospitalità per la notte. Al contrario il 36enne aveva affermato di aver trascorso più di una notte in canonica, ma era stato smentito dalla testimonianza della perpetua. "E' stata una bella vittoria che toglie ogni dubbio sul mio assistito", prosegue l'avvocato Dell'Anna, che sottolinea: "Condanna giusta ed esemplare nei confronti dell'estorsore".