Calcioscommesse, le verità di Ciardi: 'mai pilotato partite, millantavo per fare carriera'

Mai scommesso sulle partite del Santarcangelo, mai dato soldi ai giocatori e non avevo certo la possibilità di pilotare le partite. Magari ho fatto credere di poterlo fare. Una millanteria per fare ca...

A cura di Redazione Redazione
12 agosto 2015 15:26
Calcioscommesse, le verità di Ciardi: 'mai pilotato partite, millantavo per fare carriera' -
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Mai scommesso sulle partite del Santarcangelo, mai dato soldi ai giocatori e non avevo certo la possibilità di pilotare le partite. Magari ho fatto credere di poterlo fare. Una millanteria per fare carriera e avere un posto vicino al direttore sportivo. Ora vuole dire la sua, in un incontro con i giornalisti convocato nello studio del suo avvocato Luca Greco, Daniele Ciardi, ex magazziniere del Santarcangelo, arrestato il 19 maggio scorso mentre si trovava al casinò di Venezia con Ercole Di Nicola (ex ds dell'Aquila) nell'ambito inchiesta "Dirty Soccer" della Procura di Catanzaro sul calcioscommesse. Per Ciardi, assistito dall'avvocato Luca Greco, dopo che lo scorso 5 agosto la Procura di Catanzaro ha emesso 10 nuovi avvisi di garanzia per presunte combine sulle partite del Santarcangelo anche a carico di due ex calciatori Vito Falconieri e Michele Nardi, ci sarebbe l'evidenza che qualcuno contattava direttamente i giocatori "senza aver bisogno del magazziniere". Ciardi, che si dice estraneo alle vicende contestate e di non aver mai scommesso sulle partite della sua squadra, ammette di avere delle responsabilità "e verso chi ho potuto ho già chiesto scusa" in particolare ai due calciatori Francis Obeng e Lamine Mohamed Traoré, finiti nei guai per alcune dichiarazioni telefoniche intercettate dagli inquirenti. "Con Di Nicola c'era un'amicizia – ha detto -, lo conosco da 10 anni, perché era uno che scommetteva. Le telefonate? Beh lui chiamava per avere informazioni sulle squadre, un po' su tutte. Ma io non ho mai preso soldi né ho scommesso. E la seconda tranche dell'inchiesta che coinvolge le partite di Santarcangelo-Ascoli e Gubbio-Santarcangelo, dimostrano che non c'entro nulla"

Ciardi, con un passato da calciatore e da impiegato in un centro scommesse, dal 22 luglio è libero con obbligo di firma. L'inchiesta penale lo vede indagato in maggio ha portato alla luce presunte combine che hanno investito 28 incontri della Serie D e Lega Pro. Nonostante il gip di Venezia nella convalida d'arresto abbia ritenuto che non sussistano indizi di colpevolezza tali da contestare l'accusa di associazione per delinquere, contestata dai magistrati antimafia a tutti i 50 indagati, la Procura di Catanzaro continua ad indagare sulla linea originaria. Per quanto riguarda la giustizia sportiva, la procura federale il 21 luglio ha notificato la chiuso l'indagine e si è in attesa dell'eventuale deferimento. 

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