Le verità di De Meis: 'Luukap voleva il Cocorico' a pegno dei debiti, poi il fallimento del Rimini'

Il Rimini Calcio non ha ricevuto un'offerta di 1.700.000 euro della Luukap: la proposta arrivata domenica 21 febbraio, come riferito dalla stessa Luukap, aveva altri presupposti, ha puntualizzato il P...

A cura di Redazione
24 febbraio 2016 11:29
Le verità di De Meis: 'Luukap voleva il Cocorico' a pegno dei debiti, poi il fallimento del Rimini' -
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Il Rimini Calcio non ha ricevuto un'offerta di 1.700.000 euro della Luukap: la proposta arrivata domenica 21 febbraio, come riferito dalla stessa Luukap, aveva altri presupposti, ha puntualizzato il Presidente Fabrizio De Meis nell'attesa conferenza stampa indetta per rispondere alle accuse della società italo-inglese. Il presidente biancorosso e l'ex Socio Daniele Conti avrebbero dovuto versare rispettivamente 300.000 euro e 50.000 euro alla Luukap, quale garanzia della fidueissione bancaria emessa alla Figc a copertura dei debiti della società. Inoltre la Luukap ha chiesto al dg Palmas di rassegnare istantanee dimissioni, rinunciando ai compensi, stessa cosa il direttore sportivo Ivano Pastore, ma da giugno. In più De Meis avrebbe dovuto dare come garanzia per i debiti pregressi lo stesso Cocoricò. In sostanza la vecchia proprietà si sarebbe dovuta fare da parte, dovendo inoltre sobbarcarsi ulteriori oneri, ricevendo la sola somma di 10 euro (dai 110.000 euro offerti per il 70% venivano infatti detratti i 100.000 già versati dalla Luukap il 3 luglio 2015). Da qui la richiesta di De Meis di avere una proroga del termine, dalle 12 di lunedì 22 febbraio alle 12 del 23, per poter valutare la situazione. Il pagamento degli stipendi era stato predisposto, ma a quel punto è arrivato il dietrofront, non del Rimini, ma della Luukap, secondo quanto riferito da De Meis. La Luukap in sostanza voleva il fallimento pilotato per prendere il Rimini, per questo ha bloccato il pagamento degli stipendi, ma il presidente biancorosso si è opposto, non volendo portare i libri in tribunale.

Video di Daniele Manuelli ed Eugenio Angeli

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