VIDEO: duro colpo alla camorra a Rimini, scoperto sistema criminale di riciclaggio ed estorsioni

Associazione per delinquere finalizzata all'estorsione, esercizio abusivo del credito, bancarotta fraudolenta, fittizia intestazione di beni, trasferimento fraudolento di valori, concorso continuato n...

A cura di Redazione
01 marzo 2016 10:50
VIDEO: duro colpo alla camorra a Rimini, scoperto sistema criminale di riciclaggio ed estorsioni -
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Associazione per delinquere finalizzata all'estorsione, esercizio abusivo del credito, bancarotta fraudolenta, fittizia intestazione di beni, trasferimento fraudolento di valori, concorso continuato nella truffa e nel riciclaggio. Sono sei le persone arrestate (due in carcere e quattro ai domiciliari), tre quelle sottoposte a obbligo di firma, provvedimenti eseguiti dai Carabinieri di Rimini all'alba di martedì al termine dell'operazione "Idra" partita nel febbraio 2013. Le indagini hanno riguardato alcuni personaggi di origine campana da tempo "attivi" in Romagna. I Carabinieri hanno scoperto un "sistema" al capo del quale si trovava un 58enne napoletano pregiudicato, soprannominato "Zio Pio". L'uomo dettava tempi e modi per organizzare le attività fuorilegge e suddivideva i proventi. Nell'aprile 2013 l'uomo incontra due fratelli appartenenti al clan camorristico Nuvoletta e un altro esponenente di primo piano della malavita romana. Quest'ultimo arrestato nel giugno 2013, in quanto ritenuto mandante di un omicidio. Con loro anche un 65enne residente a Rimini ritenuto esponente di spicco della malavita. Rafforzando la sua autorità Zio Pio si occupava di condividere i proventi illeciti di una società intestata ad un prestanome, ma di fatto riferita ai malviventi. Veniva acquistata merce pagandola con assegni post datati ed emessi da conti correnti senza copertura. La merce consegnata veniva poi spostata in altri magazzini e destinata a supermercati "compiacenti" del napoletano. "Zio Pio" era anche un attivo usuraio e gestiva anche un fiorente giro di "recupero crediti" che in alcune occasioni diventava vera e propria estorsione. Anche due imprenditori riminesi sono stati vittime dei metodi di recupero dello "Zio Pio": a fronte di un "prestito" di 5.200 euro ne erano entrati nelle tasche del malvivente 23.500. Gli arrestati sono 5, tutti pregiudicati. Due si trovano in carcere e tre ai domiciliari, tra cui il 65enne riminese.

"Zio Pio" avrebbe avuto rapporti con altri criminali coinvolti nell'operazione "Mirror". Ha un ruolo "carismatico", è un capo rispettato chiamato a dirimere controversie tra malavitosi, pieno di risorse. Era riuscito anche a farsi assumere da un albergatore riminese per evitare l'affidamento in prova che il Tribunale di Rimini stava per adottare. "Zio Pio" avrebbe poi venduto al malcapitato albergatore una lavatrice industriale facendosi pagare 8000 euro.  Nel corso delle indagini sono stati sequestrati 126.000 euro frutto di una truffa ad un cittadino russo, organizzata proprio da "Zio Pio". I Carabinieri hanno sequestrato inoltre 72 conti correnti, depositi e cassette di sicurezza, 2 appartamenti, 2 autovetture e 5 autocarri e le 4 società riconducibili agli arrestati. In più sono state sequestrate altre quote societarie. Nel complesso il valore di quanto sequestrato dai Carabinieri si aggira intorno ai 600.000 euro. I Militari della Compagnia di Giuliano, in Campania, hanno rinvenuto un'auto di proprietà di uno degli arrestati con all'interno una pistola clandestina con un caricatore con 6 proiettili.

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