Coriano, sanzioni autovelox: manca un decreto per la destinazione, l’amministrazione ‘accantona’ i proventi

L’amministrazione comunale di Coriano ha approvato la delibera di destinazione dei proventi delle sanzioni per violazioni al Codice della strada. Si tratta di provvedimento dovuto per legge con cui, n...

A cura di Redazione
10 maggio 2016 11:49
Coriano, sanzioni autovelox: manca un decreto per la destinazione, l’amministrazione ‘accantona’ i proventi -
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L’amministrazione comunale di Coriano ha approvato la delibera di destinazione dei proventi delle sanzioni per violazioni al Codice della strada.
Si tratta di provvedimento dovuto per legge con cui, nel rispetto dei vincoli prefissati, si destinano gli importi per manutenzione delle strade, potenziamento attività di prevenzione e controllo, sicurezza stradale, ecc.
Quest’anno la delibera contiene una novità importante, derivante da una disciplina legislativa complessa, oggetto di recenti modifiche e interventi sia a livello normativo che interpretativo, in ragione della quale i proventi derivante da autovelox sono devoluti, al 50%, all’ente proprietario della strada. Prudenzialmente l’amministrazione ha provveduto ad accantonare in bilancio, a favore dello Stato, la somma di oltre €. 300.000, anche dopo aver valutato quanto affermato recentemente dalla Corte dei Conti Emilia Romagna sull’argomento. Il comune di Coriano ha ritenuto, in passato, di non essere obbligato a ciò, in considerazione del fatto che le strade in concessione, come risulta essere la strada statale n. 72 all’ANAS, sono escluse dalla ripartizione a metà dei proventi. Al fine di verificare in concreto l’effettiva devoluzione dei proventi di cui sopra, l’ente ha inviato apposita richiesta di parere all’Anas, al fine d ottenere da quest’ultima il definitivo chiarimento in merito all’esatta qualificazione giuridica del tratto di strada SS n. 72 dove è posizionato l’autovelox, tenuto conto che proprio questo è il fattore che in via definitiva determinerà la destinazione di quota parte di quei proventi al Comune oppure allo Stato.
Sino ad oggi la mancanza del decreto attuativo, (atteso fin dal 2013) con la quale si dovevano stabilire le modalità di riparto e versamento delle somme, ha impedito agli enti di avere risposte certe su questa problematica e creato non poche difficoltà applicative. In via prudenziale, comunque, le somme sono state accantonate e saranno definitivamente destinate una volta ricevuti i necessari chiarimenti.

 

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