Fine dell'era Tosi a Riccione: sindaco sfiduciato, si dimettono 13 consiglieri
Renata Tosi è caduta, questo pomeriggio il primo cittadino ha visto la sua giunta di centrodestra sgretolarsi: 13 atti di dimissioni sottoscritte da altrettanti consiglieri e presentate al notaio la p...

Renata Tosi è caduta, questo pomeriggio il primo cittadino ha visto la sua giunta di centrodestra sgretolarsi: 13 atti di dimissioni sottoscritte da altrettanti consiglieri e presentate al notaio la portano alla sfiducia. Adesso toccherà al Commissario decidere delle sorti della città fino alle prossime elezioni dell'8 giugno 2017. Dopo le polemiche degli ultimi giorni si era aperta la crisi. Con le firme di PD, Oltre e Unione Civica e Forza Italia si mette fine alla legislatura.
La “ferita” si è aperta con la nascita di Unione Civica, il gruppo formato da ex di Noi Riccionesi e di Forza Italia: i “dissidenti”, Michele Mingucci, Emanuele (Lele) Montanari, Francesco Montalto, Filippo Urbinati e Fabio Mercatelli, avevano ufficializzato la crisi dopo il rifiuto da parte della maggioranza di un loro uomo in giunta. Avevano promesso l’appoggio esterno, ossia di decidere su ogni singolo provvedimento: così è accaduto nell’ultima seduta di Consiglio Comunale durante il quale l’ordine del giorno presentato dal PD sul parcheggio per l’ospedale Ceccarini è stato approvato col voto favorevole del Pd, Oltre e proprio Unione Civica Riccione, il voto contrario di Noi Riccionesi e Forza Italia, Lista Civica – Lega Nord, astenuti il Movimento 5 stelle. Lo strappo sembrava così definitivo, da qui la decisione dei tredici consiglieri di presentare le proprie dimissioni e di determinare lo scioglimento del Consiglio comunale di Riccione.