Altarimini

Non è solo una pineta | La storia mai raccontata di Pinarella di Cervia

Scopri Pinarella di Cervia: pineta di pini, storia di abbattimenti, rinascita verde, parco naturale e l’aeroporto segreto della guerra.

A cura di Redazione
12 luglio 2025 18:00
Non è solo una pineta | La storia mai raccontata di Pinarella di Cervia - Foto: Brianza2008/Wikipedia
Foto: Brianza2008/Wikipedia
Condividi

Proseguendo il viaggio nella Riviera Romagnola, ci spostiamo a Pinarella di Cervia, località che deve il suo nome (dal diminutivo “Pinarella”) alla piccola pineta originaria piantata tra XVIII e XIX secolo lungo la costa cervicale. Quella vegetazione iniziale di pini fu sostituita da sciagure naturali e politiche agricole aggressive, subendo estese deforestazioni fino al secolo scorso. Oggi però la pineta è tornata protagonista: 24–25 ettari di bosco protetto delimitano il confine naturale tra Cervia e Milano Marittima, offrendo un habitat prezioso per biodiversità, turismo naturale e storia da scoprire.

La rinascita verde e la fauna sorprendente

Negli anni ’50 il botanico locale Piero Barbone diede vita a un progetto eccezionale: sperimentare la coltivazione di pinoceppale (Pinus pinaster) su terreni salini, dimostrando la resistenza e lo splendore degli aromi mediterranei nella pineta cervicale. Oggi la pineta si estende per circa 100 ettari (in gran parte consecutiva alla pineta di Milano Marittima), con oltre un milione di pini marittimi, pinoceppali e pini domestici, quest’ultimo tipico elemento iconico della Riviera.
Tra i viali ombrosi della pineta si possono osservare non solo rapaci e uccelli tipici come assioli, torcicollo e aironi, ma anche pipistrelli, rettili e vegetazione spontanea, tra cui orchidee rare e l’Apocino veneto.Tra i pini ad ombrello e quelli piramidali si aprono radure, dune e canneti: una vera trama di microhabitat protetti grazie anche alla dichiarazione di Riserva Naturale Statale nel 1977.

Un patrimonio tra storia, didattica e turismo slow

L’area protetta non è solo natura: la pineta di Pinarella oggi è un luogo di passeggiate, pic-nic e scoperta, con 32 sentieri percorribili a piedi, in bici, a cavallo e persino in canoa lungo i canali che collegano il mare alle saline cervicali. Numerose famiglie decidono di trascorrere il pomeriggio tra i pini, scoprendo parchi avventura, aree attrezzate e l’esperienza di una “città giardino”, dove la natura è accessibile a tutti.
Non solo verde: durante la Seconda Guerra Mondiale la pineta ospitò un piccolo aeroporto militare degli Alleati, costruito per supportare l’avanzata britannica verso nord. Dopo il conflitto, l’area fu interamente ripristinata, piantando nuovamente pini e creando un Parco Naturale di 27 ettari, inaugurato nel 1962, per preservare questo polmone verde da urbanizzazione e speculazione.

Curiosità

Pinarella” deriva dal diminutivo usato per la piccola pineta originale: il borgo nacque così, sfruttando la vegetazione che poi fu distrutta e rimpiantata. Oggi è una delle poche pinete costiere storiche restate intatte lungo la Riviera, citata da Dante come "discendenza" della foresta del Purgatorio, testimone di un legame millenario tra natura e poesia.

Le migliori notizie, ogni giorno, via e-mail

Altarimini sui social