Novafeltria, Punto di Primo Intervento senza responsabile
Ausl Romagna sta smantellando il nostro ospedale, serve una tutela ufficiale per il Ppi nella rete dell’emergenza-urgenza

Dal 1° dicembre scorso, il Punto di Primo Intervento (Ppi) di Novafeltria è senza responsabile e, ad oggi, non è stato nominato un sostituto. “Non conosciamo le ragioni di questa scelta”, denuncia Livio Cursi, presidente del Comitato “Giù le mani dall’Ospedale di Novafeltria”, “ma è certo che si tratta di un pessimo segnale dopo le rassicurazioni elettorali del presidente De Pascale e del circolo Pd locale sulla salvaguardia della struttura”.
La direzione medica aveva confermato che il Ppi doveva contare su tre medici, tra cui il dottor Fraternali, responsabile e anestesista, che lavorava 12 ore settimanali presso il Ppi e il resto come anestesista in sala operatoria. La sua gestione è stata per anni encomiabile, garantendo la reperibilità continua anche nei festivi.
“Oggi temiamo che l’Ausl Romagna voglia smantellare il nostro ospedale pezzo per pezzo”, prosegue Cursi, sottolineando il rischio che il Ppi perda la sua funzione e venga trasformato in una Casa della Comunità. “Questo abbandono conferma la mancanza di attenzione alle esigenze del territorio”.
Cursi aggiunge che un segnale positivo potrebbe arrivare dalla risoluzione presentata dal consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Nicola Marcello, che chiede il riconoscimento ufficiale del Ppi di Novafeltria nella rete dell’emergenza-urgenza. “Servono risposte concrete per evitare che, da un giorno all’altro, il Ppi si trovi senza figure di riferimento qualificate come il dottor Fraternali, che per oltre dieci anni è stato un pilastro della struttura”.