Obbligo di registrazione per affitti brevi. Magrini: "regolamentazione, non demonizzazione ideologica"
È evidentissimo l'impatto della crescita prorompente degli affitti brevi" dice l'assessore Magrini


Dal 1° settembre 2024 è entrato in vigore l’obbligo di registrazione per gli affitti brevi, previsto dal Decreto Anticipi. I proprietari che non registrano la loro struttura rischiano sanzioni fino a 8 mila euro. Questa misura, che introduce un codice identificativo nazionale (CIN) per le locazioni brevi e prevede una banca dati dedicata, mira a garantire trasparenza e regolarità in un settore in rapida espansione.
“Come abbiamo sempre detto” afferma in una nota l’ assessore alle attività economiche e al bilancio del comune di Rimini, Juri Magrini “quello degli affitti brevi è un tema sul quale serve la massima attenzione per i riflessi che sta avendo sul mercato immobiliare, sul versante turistico e più in generale su quello del tessuto urbano di città grandi e piccole. Un fenomeno ancora inedito nelle sue applicazioni ed effetti, ancora difficile da ‘leggere’ anche per le istituzioni centrali e locali. È della scorsa settimana la sentenza che ha bocciato un provvedimento restrittivo adottato dal Comune di Firenze e sono tante le proposte e le iniziative in Italia e nel mondo, gran parte delle quali in ordine sparso. Ho detto più volte, e lo ribadisco, che a mio avviso quello che serve è una regolamentazione e non una demonizzazione ideologica. È evidentissimo l’impatto della crescita prorompente degli affitti brevi, così come sono evidentissime le sue storture che ricadono sulla disponibilità di alloggi per i residenti e sui canoni di affitto. Ma salta allo stesso tempo agli occhi come sin qui ci si sia mossi a tentoni e con atteggiamenti manichei: o tutto o niente, senza analizzare bene la cosa.
Oggi abbiamo la novità dell’obbligo di registrazione degli affitti brevi. Vediamo, certo che non può essere una misura da sola sufficiente. I Comuni dovranno mettere in campo controlli circa il rispetto della nuova misura. Controlli puntuali, volti a verificare l’aderenza alle normative, e, allo stesso tempo, a informare i proprietari di queste prescrizioni, affinché siano al corrente dell’obbligo di registrazione. Ma il tema è molto più articolato e ampio.”.