Omicidio Pierina: la moglie di Dassilva "Su di noi lo stigma di presunti assassini rimane per sempre"

Valeria, moglie di Louis Dassilva, nega il coinvolgimento nel caso di omicidio e lamenta la diffusione di sospetti e insulti.

A cura di Grazia Antonioli Redazione
26 gennaio 2024 12:23
Omicidio Pierina: la moglie di Dassilva "Su di noi lo stigma di presunti assassini rimane per sempre" - Pierina Paganelli
Pierina Paganelli
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“Quando io ho chiesto a Louis se avesse ricevuto una lettera mi ha risposto di no, quindi se lui non l’ha voluta condividere, o se non l’ha ricevuta, se non l’ha letta o l’ha buttata via, non ve lo posso dire perché sarebbero supposizioni. Io so che una lettera in casa non è entrata, lui a me non ne ha parlato”, così Valeria, moglie di Louis Dassilva, in una lunga intervista esclusiva a Storie Italiane su Rai1 con Eleonora Daniele.

“L’ho visto provato come al solito, stanco, esasperato da tutta la situazione, dal peso dei sospetti, dal chiacchiericcio, dalla gente che al lavoro ti parla dietro…le stesse cose che opprimono me”, ha detto la donna a proposito dei sospetti che gravano su suo marito per l’uccisione di Pierina Paganelli. E sulle voci di un suo presunto coinvolgimento riguardo la lettera anonima e le scritte sui muri contro Manuela Bianchi ha ribadito: “Io mi dichiaro estranea a tutto, alla lettera anonima perché anche lì sono state fatte illazioni che venisse da me, ma non sono il tipo. Io sono una che se ti deve dire una cosa ti aspetta e te la dice. Quella roba di scrivere sui muri come i ragazzini quindicenni non è da me. In 50 anni della mia vita mi sono sempre presa la responsabilità delle mie azioni, non mi sono mai sottratta o nascosta, non inizio adesso”.

“La tensione mediatica? Se la gogna è ricaduta su di me che sono sempre stata l’elemento marginale di questa vicenda, immaginativi gli insulti che può aver ricevuto lui sui social. Stamattina sono andata al mercato a comprare la verdura e la negoziante che mi conosce da 18 anni mi ha detto ‘non ci credo a queste cose, che tu sia coinvolta e neanche tuo marito che è una brava persona’, e la signora che era di fianco a me ha fatto un passo di lato e mi guardava di sottecchi come per dire ‘ho di fianco una che si sospetta che abbia ucciso qualcuno’…Ti rovina la vita”, ha raccontato esasperata Valeria.

“Quando in tv dicono il cerchio si stringe, qualcuno di questi 4 passerà il Natale dietro le sbarre, tu capisci che a mia mamma 80enne viene il coccolone e comincia a piangere, mi telefona, mi chiede, mi dice ‘mi giuri che non c’entri niente’. Queste sono cose che ti rovinano la vita, la gogna è riuscita a generare un sospetto persino nella mia famiglia che mi ha messo al mondo ed educato. Faccio l’infermiera, la gente la curo. Non ho mai ammazzato nessuno e non lo farò. Su di noi lo stigma di presunti assassini rimane per sempre, ci saranno quelli che diranno che riconosceranno che non siamo stati noi, ma saranno di più quelli che diranno che ce la siamo cavata perché abbiamo gli avvocati bravi o l’abbiamo studiata bene. Tu passi da presunto assassino finchè il colpevole non sarà assicurato alla giustizia”.  

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