Padre e figlio a rischio sfratto, un'amica li ospita in un suo appartamento: "Ecco come funziona il Patto per la Casa"
Il Patto per la Casa: ecco la strategia del Comune di Rimini per intervenire sull'emergenza affitti


“Dietro a ogni scelta amministrativa ci sono volti, storie e momenti di vita che restituiscono il senso delle funzioni e delle finalità dei progetti”.
Così l’amministrazione comunale di Rimini in una nota in cui traccia un bilancio sul Patto per la Casa: “Uno di quei programmi – spiegano da palazzo Garampi – che oltre a rispondere a un’esigenza pratica come quella abitativa, si distingue per il suo risvolto sociale, mettendo al centro il valore della comunità e incentivando la collaborazione tra pubblico e privato”.
Tra le vicende che meglio rappresentano il cuore di questo progetto – spiegano da palazzo Garampi – c’è quello di un lavoratore sposato e padre di un figlio. Nonostante un impiego stabile, la famiglia ha vissuto la difficoltà di uno sfratto, trovandosi in una situazione di forte incertezza. La svolta è arrivata grazie a un’amica, proprietaria di un appartamento inutilizzato, che tuttavia in quel momento non poteva permettersi di ristrutturare.
Grazie all’azione del Patto per la Casa è stato possibile accedere a un contributo di 6.000 euro a fondo perduto e a ulteriori agevolazioni per i lavori di adeguamento. L’appartamento è stato imbiancato, l’impianto elettrico rinnovato e gli interventi completati in tempi rapidi. Oggi la famiglia vive in quella casa.
Un’altra storia significativa è quella delle suore francescane di Sant’Onofrio, che hanno ereditato un’abitazione nei pressi di via Bonsi. Anche in questo caso è entrato in gioco il Patto per la Casa con una serie di finanziamenti per sistemare l’immobile: sostituzione della caldaia, imbiancatura delle pareti, installazione dei parapetti per mettere a norma il balcone. Grazie a questi interventi, e alla collaborazione con l’organizzazione no profit Pachamama, l’appartamento è stato destinato a dei ragazzi, in un esempio virtuoso di sinergia tra enti pubblici, privato e terzo settore.
Altre testimonianze confermano la centralità del progetto Patto per la Casa, tra cui quella di una famiglia proprietaria di un appartamento a Rivazzurra precedentemente utilizzato per affitti estivi. Con il supporto dell’Ufficio di locazione, questa famiglia ha deciso però di optare per un contratto annuale, beneficiando dell’assistenza nella ricerca di inquilini.
Con Acer Rimini nel ruolo di Agenzia per la locazione, il progetto punta a rimettere in uso immobili privati e pubblici inutilizzati, offrendoli a famiglie che non possono permettersi un affitto sul libero mercato ma non rientrano nei criteri per l’edilizia residenziale pubblica. I proprietari che partecipano al progetto ricevono agevolazioni significative: riduzioni sull’Imu, contributi per le spese di manutenzione e copertura delle spese legali e gestionali, per un massimo di 12.000 euro lungo l’intera durata del contratto.
“Grazie a questo sistema, il Comune di Rimini non solo garantisce un’abitazione a chi si trova in difficoltà, ma crea anche una rete di fiducia e collaborazione tra pubblico e privato, fungendo da ponte e da garante”, evidenzia l’amministrazione comunale di Rimini.
“Il Patto per la Casa – spiega l’assessore alle politiche abitative del Comune di Rimini, Kristian Gianfreda – è una risposta concreta al tema abitativo e allo stesso tempo un incentivo per stimolare il mercato degli affitti. Aiutiamo i proprietari a mettere a disposizione i loro immobili con la garanzia di farlo in sicurezza e con le dovute certezze, e allo stesso tempo offriamo a chi cerca una casa una possibilità concreta di trovare un alloggio.
“Abbiamo creato un punto di riferimento in corso d’Augusto – argomenta Gianfreda – l’ufficio di locazione appunto, dove i proprietari e gli inquilini possono ricevere supporto su ogni aspetto del contratto, dalla gestione delle risorse alle pratiche burocratiche. Avere un luogo fisico in cui i cittadini (dai proprietari ai potenziali affittuari) possono rivolgersi per chiedere informazioni e per ricevere il servizio che necessitano, è un grande valore aggiunto, al fine di incentivare il reale coinvolgimento della comunità in questo percorso”.
“Per far funzionale il motore della macchina del ‘Patto per la Casa’ è fondamentale anche la partecipazione delle agenzie immobiliari, che hanno tutte le info necessarie sul Patto e alle quali gli utenti possono rivolgersi direttamente”, aggiunge, per poi concludere: “Queste storie restituiscono il senso più profondo del progetto, che a sua volta rientra nel più ampio pacchetto di Casa Rimini pensato per incrementare gli immobili disponibili attraverso un’azione congiunta di misure pubbliche e private. Ma la crisi abitativa rimane una piaga sociale del Paese su cui serve una presa di coscienza nazionale per intervenire in maniera determinata, altrimenti gli enti locali, da soli, hanno un potere d’azione molto limitato”.