Pale eoliche, muro dell'Alta Valmarecchia: "Aree interne? Considerate solo per sfruttamento"

Il sindaco di Montecopiolo e presidente dell'Unione di Comuni Valmarecchia, Pietro Rossi: "Faremo tutte le azioni possibili per contrastare il progetto"

A cura di Redazione
06 giugno 2025 09:43
Pale eoliche, muro dell'Alta Valmarecchia: "Aree interne? Considerate solo per sfruttamento" - Pietro Rossi
Pietro Rossi
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di Riccardo Giannini

La Regione Toscana ha inoltrato lo scorso 4 giugno, all'Unione di Comuni Valmarecchia, la comunicazione relativa alla pubblicazione del verbale della Conferenza dei Servizi dello scorso 27 maggio, in merito alla realizzazione del parco eolico "Badia del Vento". Tra i pareri sfavorevoli ci sono quelli della Soprintendenza Toscana e delle Province di Arezzo, Grosseto e Siena. "Quello della Soprintendenza è un parere di un certo peso: eppure il procedimento è andato avanti", evidenzia il presidente dell'Unione di Comuni Valmarecchia, il sindaco di Montecopiolo Pietro Rossi, che ribadisce la volontà di fare "tutte le azioni possibili per contrastare il progetto". L'Unione, in Conferenza dei servizi, è tra gli enti che si sono opposti. 

Rossi precisa: "Non sono contro la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, anzi sono uno degli amministratori che più ci crede, basti pensare alla strategia Stami per la Valmarecchia, di cui sono rappresentante per il territorio dell'Alta Valmarecchia". Ma come altri rappresentanti di enti locali hanno evidenziato, Rossi sottolinea la necessità di considerare l'impatto, fortemente negativo, che le pale avranno sul paesaggio dell'Alta Valmarecchia, senza che essa abbia nulla in cambio. Inoltre l'installazione degli impianti può mettere a rischio gli equilibri di crinali e aree a forte rischio idrogeologico.

"Sono stati dati pareri negativi, ma la regione Toscana tira avanti a testa bassa: non ci vanno bene le prese in giro, per non usare parole meno educate. Un presidente di Regione non dovrebbe andare avanti a testa bassa, fregandosene del territorio altrui", evidenzia Rossi. "Inoltre - aggiunge - la Toscana ha detto no all'impianto a Frassineto perché è posizionato interamente in Appennino sul versante toscano". 

Da parte del rappresentante dell'Unione di Comuni Valmarecchia non c'è però solo un fermo e convinto "no": "Bisogna anche proporre alternative: servirebbero piani territoriali dove Stato, Regioni e Comuni legiferino su dove posizionare gli impianti per la produzione di energia. Bisogna valutare l'impatto degli impianti, chiaramente l'idroelettrico ha un impatto minore rispetto all'eolico. È la parte pubblica a dire qui sì, qui no: non i soggetti privati a proporre, poi la parte pubblica deve dire sì o no". 

Da Rossi anche una riflessione finale: "Sono sindaco di un comune montano: non si può, da parte del Governo e delle Regioni, parlare di potenziamento delle aree interne, quando esse vengono viste solo per sfruttamento. Siamo già sfruttati per la risorsa idrica e ora anche in termini di territorio: il tutto per far guadagnare chi è ben lontano dalle aree interne. Poi quello che si produce in queste aree, dovrebbe per la maggior parte rimanervi. E come detto, a noi con il progetto delle pale eoliche non rimane nulla di positivo, né sotto l'aspetto ambientale, né sotto l'aspetto economico".

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