"Parlano di nuova Marecchiese ma tagliano fondi per le strade": Governo nel mirino di Pd e 5 Stelle
Il Governo ha ridotto i fondi per le strade, scatenando proteste e preoccupazioni per la sicurezza da parte dei deputati e consiglieri Dem/Cinque Stelle

Il Governo riduce i fondi alle province per la manutenzione delle strade, una decisione che ha scatenato le proteste degli amministratori locali e degli esponenti politici di centrosinistra e Movimento 5 Stelle. La legge 205 del 27 dicembre 2017 prevedeva per l’Italia uno stanziamento di 275 milioni di euro per ciascun anno.
La legge 207 del 30 dicembre 2024 ha operato una prima riduzione, poi la legge 15 del 21 febbraio 2025, che ha convertito il decreto legge 202 del 27 dicembre 2024), sono arrivati altri tagli.
Dopo le parole del presidente della Provincia di Rimini Jamil Sadegholvaad, che ha quantificato in 4,5 milioni i fondi mancanti per i prossimi 4 anni, a intervenire è Alice Parma, ex sindaca di Santarcangelo oggi consigliera regionale. I tagli, evidenzia, “mettono a rischio la sicurezza delle strade, la mobilità quotidiana e la capacità dei Comuni di garantire servizi essenziali, per non parlare del ciclo turismo, una parte in forte crescita nella nostra offerta turistica destagionalizzata, per cui le nostre strade vengono utilizzate tutto l’anno e devono essere messe in sicurezza, così come dei grandi eventi sportivi come il Giro d’Italia”.
“La nostra Sport Valley – commenta Parma – si regge su una rete di infrastrutture e su una rete di eventi di qualità: senza strade sicure, manutenute e accessibili, tutto questo viene compromesso lasciando sulle spalle degli enti locali un peso economico che non sono in grado di sostenere da soli. Il Governo, con questi tagli, rischia di compromettere non solo la sicurezza, ma anche un intero modello di sviluppo territoriale. Scelte scellerate che chiediamo con forza vengano riviste”.
Anche Marco Croatti, senatore riminese del Movimento 5 Stelle, critica la decisione definendola “scellerata e irresponsabile” e di un “disastro che impatterà direttamente sulla vita quotidiana di cittadini, aziende e viaggiatori”.
“Meno fondi per la manutenzione significano strade più pericolose, aumento del rischio di incidenti, disagi per la circolazione e, in ultima analisi, un freno allo sviluppo economico del territorio. Questo Governo dimostra ancora una volta la sua totale indifferenza verso le reali esigenze dei cittadini e delle autonomie locali. Invece di investire sulla sicurezza e sulla qualità delle infrastrutture, si preferisce operare tagli lineari che penalizzano i territori e mettono a rischio la vita delle persone“, commenta Croatti.
Andrea Gnassi invece ha presentato in Parlamento un’interrogazione, chiedendo al Governo come “intenda assicurare un adeguato finanziamento della manutenzione straordinaria delle strade provinciali e delle città metropolitane, funzionale a garantire la sicurezza stradale e la piena fruibilità delle stesse da parte dei cittadini”.
L’ex sindaco di Rimini, deputato del Pd, punge: “Da un lato i soliti spot e le parole al vento su progetti come la nuova Marecchiese in provincia di Rimini che costerebbe centinaia di milioni di euro o sul Pnrr, con l’incapacità di utilizzare 220 miliardi di euro e il ministro Raffaele Fitto che chiede l’ennesima proroga all’Europa, dall’altro l’oramai consueta scure sugli enti locali, con il taglio di fondi già assegnati per programmi straordinari di manutenzione della rete viaria di Province e Città Metropolitane”.
“Adesso – attacca il deputato Dem – il governo non provi a scaricare la responsabilità della cattiva manutenzione delle strade su sindaci e presidenti di Provincia, di qualunque colore essi sino, quando la colpa è solo di queste decurtazioni impressionanti”.