Pensioni al minimo: il grido di protesta degli anziani a Rimini contro il governo
Assegni tra i più bassi dell’Emilia-Romagna e aumenti irrisori

Le pensioni, pur essendo una questione importante per un’ampia fetta della popolazione, restano poco considerate nell’agenda politica del governo. A Rimini, 85.402 persone ricevono ogni mese una pensione media di circa 880 euro, la più bassa della regione Emilia-Romagna, rispetto a Ravenna (1.024 euro) e Forlì-Cesena (938 euro).
Romano Battaglia, segretario Spi-Cgil Rimini, critica duramente il governo per non aver rivalutato le pensioni e per aver aumentato di soli 3 euro al mese le pensioni minime, definendo questo intervento una “presa in giro” per gli anziani in difficoltà economica. In vista dello sciopero generale del 29 novembre, il sindacato ha organizzato assemblee per chiedere una vera riforma pensionistica.
Inoltre, Battaglia denuncia la proposta governativa di un assegno di 850 euro per anziani non autosufficienti come un’illusione per la maggior parte, poiché ne beneficeranno solo gli over 80 con un ISEE inferiore a 6.000 euro annui. In Emilia-Romagna, questo aiuto riguarderà appena 1.545 persone.
Infine, Battaglia evidenzia che anche pensioni medie e alte stanno subendo perdite a causa della mancata rivalutazione: chi percepisce 1.732 euro mensili potrebbe perdere quasi 1.000 euro in tre anni, con un impatto significativo su lungo termine.