Pensioni di invalidità: la Consulta fissa il minimo a 603 euro anche per chi è nel sistema contributivo

Dal 10 luglio 2025, anche i lavoratori che hanno iniziato dopo il 1995 avranno diritto all’integrazione al minimo dell’assegno di invalidità. La Corte Costituzionale dichiara illegittimo il precedente divieto

A cura di Redazione
14 luglio 2025 14:33
Pensioni di invalidità: la Consulta fissa il minimo a 603 euro anche per chi è nel sistema contributivo -
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La Corte Costituzionale ha stabilito che l’assegno ordinario di invalidità non potrà più essere inferiore a 603 euro mensili, anche per chi è nel sistema pensionistico interamente contributivo, cioè coloro che hanno iniziato a lavorare dal 1° gennaio 1996. Finora, per effetto della riforma Dini del 1995, questi lavoratori non avevano accesso all’integrazione al minimo, prevista solo per i sistemi retributivo e misto.

Con la sentenza pubblicata il 9 luglio 2025, la Consulta ha ritenuto questa esclusione incostituzionale, evidenziando che l’integrazione al minimo è già finanziata dalla fiscalità generale e serve a garantire una soglia minima di tutela economica. La decisione avrà effetto solo per il futuro, a partire dal 10 luglio 2025, per evitare un impatto finanziario retroattivo sui conti pubblici.

Secondo la Corte, negare l’integrazione espone i lavoratori invalidi a un rischio concreto di povertà, soprattutto se non possono accedere ad altre misure assistenziali. Il provvedimento è stato accolto positivamente dal mondo politico e sindacale come un passo importante per il riconoscimento dei diritti sociali e la correzione di una storica disuguaglianza.

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