Pernottamenti a Rimini: il temuto calo estivo non c’è stato, palazzo Garampi respinge le critiche

L'amministrazione cita i dati relativi alla tassa di soggiorno: 2025 stabile rispetto al 2024

A cura di Riccardo Giannini Redazione
24 settembre 2025 14:35
Pernottamenti a Rimini: il temuto calo estivo non c’è stato, palazzo Garampi respinge le critiche - Panorama di Rimini (foto Riccardo Gallini - Riviera di Rimini)
Panorama di Rimini (foto Riccardo Gallini - Riviera di Rimini)
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A Rimini i pernottamenti nei primi otto mesi dell'anno sono stabili rispetto allo stesso periodo del 2024, una leggera crescita di 0,6 punti percentuali. Se si considera il raffronto tra i primi sei mesi del 2025, con il 2024 e il 2023, la differenza è più marcata: +6,1% nel primo caso, +22,4% nel secondo. Il confronto gennaio-agosto 2025, con il 2023, segna una differenza a favore del 2025 di 10 punti percentuali. I dati sono riferiti dall'amministrazione comunale, analizzando gli incassi della tassa di soggiorno, in attesa dei report ufficiali di Istat e del nuovo osservatorio regionale.

Soffermandosi sui dati del trimestre estivo, rispetto all'anno scorso i numeri sono sostanzialmente stabili, con un leggero calo dello 0,4%. Calo che potrebbe però sparire tra qualche settimana: semplicemente perché non tutti gli albergatori versano puntualmente la tassa di soggiorno.

Questo filtra dunque da palazzo Garampi, con l'amministrazione comunale molto sensibile al dibattito sull'evoluzione turistica dell'estate 2025. Le polemiche non sono mancate: dal caro ombrelloni alla riduzione dei giorni di soggiorno da parte degli italiani, tra limiti di spesa e scelte di spalmare le ferie su più località e più weekend, fino alle difficoltà registrate nel mese di luglio, anche a causa di qualche weekend piovoso. Il tutto dopo un giugno molto caldo che aveva fatto ben sperare con una crescita, rispetto ai due anni precedenti (+9% e +16,9%). Ma le previsioni più fosche, su un calo delle presenze turistiche quantificabile in un range tra il 5 e il 30% per il trimestre estivo, sembra congiurato, in attesa dei dati Istat e dei dati regionali. Rimangono i dibattiti e le prese di posizione: l'amministrazione comunale dal canto suo si dice tranquilla, ribadendo la necessità di considerare Rimini come una città turistica per 12 mesi, grazie anche al traino degli eventi, fieristici o meno. L'invito è anche agli operatori turistici privati di ragionare sempre su una prospettiva di offerta turistica annuale, altrimenti saranno guai.

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