Piscina Comunale di Viserba, apertura entro inizio 2026: "Vecchia struttura Flaminio irrecuperabile"

L'assessore Lari replica in consiglio comunale all'interrogazione presentata dal consigliere Stefano Brunori

A cura di Redazione
27 giugno 2025 13:12
Piscina Comunale di Viserba, apertura entro inizio 2026: "Vecchia struttura Flaminio irrecuperabile" -
Condividi

di Riccardo Giannini

La piscina comunale di Viserba, nelle intenzioni dell'amministrazione comunale, aprirà entro inizio 2026. Lo ha precisato in consiglio comunale l'assessore Lari, rispondendo all'interrogazione presentata dal consigliere d'opposizione Stefano Brunori. 

In queste settimane si stanno completando tutti i passaggi in giunta, poi il progetto passerà per le commissioni e per il consiglio comunale. Il 4 agosto 2025 scade il bando per la gestione: entro settembre 2025 la piscina avrà quindi un gestore, salvo imprevisti e ricorsi. 

La vecchia piscina comunale del Flaminio, di proprietà della Provincia di Rimini e in concessione al Comune, rimarrà invece aperta fino all'inaugurazione della nuova struttura. Poi sarà destinata ad altra funzione, essendo un impianto "con gravi criticità legate sia alla vetustà degli impianti tecnologici e strutturali, sia agli elevatissimi costi di gestione". 

"Senza ingenti investimenti di ristrutturazione e riqualificazione completa - ha evidenziato - l’impianto non è sostenibile nel medio-lungo periodo". Sull'acquisto definitivo, ha spiegato Lari, "non è stato definito alcun passaggio, ma l’operazione è in valutazione, anche in relazione alla congruità economica e ad eventuali contropartite o condizioni da approfondire". 

Sulla futura destinazione, Lari ha precisato: "Qualsiasi scelta sul futuro del Flaminio deve rientrare in una pianificazione organica e strutturata delle esigenze impiantistiche della città. Stiamo valutando diverse ipotesi di utilizzo sportivo del complesso, che verranno approfondite con tutti gli attori coinvolti. Insieme al collega assessore Morolli e ai settori competenti, sistemi culturali di città, edilizia culturale e sportiva, stiamo ragionando per capire una destinazione d’uso coerente, sostenibile e utile per la comunità, ma all’interno, come dicevo, di un ragionamento complessivo riguardante l’impiantistica sportiva cittadina, considerando sempre che, ad oggi, la proprietà rimane della Provincia".

Tra i chiarimenti forniti in consiglio comunale, c'è stato anche quello sugli oneri a carico del gestore: 60.000 euro all'anno, come risulta dal bando, oltre al pagamento delle utenze, e non 180.000 euro. Questa somma è il contributo che il Comune riconosce al gestore: "Le piscine pubbliche sono classificate come opere fredde, ossia strutture che, per il loro equilibrio economico-finanziario, richiedono un sostegno pubblico. Il canone di gestione non è un introito per l’amministrazione, ma al contrario è il contributo che il Comune riconosce al gestore, di 180.000 euro proprio per garantire l’equilibrio del Piano Economico Finanziario (Pef) e la sostenibilità dell’impianto", ha spiegato Lari.

Le migliori notizie, ogni giorno, via e-mail

Segui Altarimini