Premeditazione per l'accoltellatore di Cesena

Voleva uccidere, la premeditazione c’era tutta, Sokol Pirra, l’ elettricista albanese di 39 anni residente a Cesena che ieri sera, poco prima delle 19, ha assassinato con una decina di colpi di coltel...

A cura di Redazione
27 ottobre 2010 13:51
Premeditazione per l'accoltellatore di Cesena -
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Voleva uccidere, la premeditazione c’era tutta, Sokol Pirra, l’ elettricista albanese di 39 anni residente a Cesena che ieri sera, poco prima delle 19, ha assassinato con una decina di colpi di coltello la sua ex convivente Eleonora Liberatore, 37 anni, di origini forlivesi (lascia un figlio di 16 anni) in un bar a Villalta di Cesenatico, ‘Il Madame Cafe”. L’uomo, che viene descritto come un grande lavoratore, era partito infatti da casa con un coltello da cucina (lama di una dozzina di centimetri) nascosto in uno stivale. Non accettava l’idea che due mesi fa la donna avesse interrotto la loro relazione, abbandonando la casa nel centro di Cesena dove avevano vissuto insieme. L’uomo ora è ricoverato nel centro ustioni dell’ospedale Bufalini con prognosi riservata: rischia infatti di perdere un braccio per le gravi ustioni riportate ieri sera quando, dopo aver tolto la vita alla sua ex compagna, ha tentato il suicidio attaccandosi a un traliccio dell’alta tensione. Ma qui i carabinieri lo hanno bloccato e arrestato. Proprio per le sue condizioni fisiche, Pirra non è ancora stato ascoltato dagli inquirenti (le indagini sono coordinate dal pm Marco Forte): invece in caserma a Cesenatico i carabinieri hanno sentito una decina di testimoni, che hanno riferito la rapidità dell’aggressione mortale nel bar dove la donna si trovava per bere qualcosa con un paio di colleghi (un uomo e una donna) di lavoro, come faceva spesso. Eleonora Liberatore è stata raggiunta da una decina di colpi al collo e al torace ed è morta sul colpo, dissanguata, nonostante il disperato tentativo di un amico di rianimarla. L’albanese è accusato di omicidio volontario: domani si dovrebbe svolgere l’autopsia sul corpo della donna e si stabilirà anche con esattezza con quanti colpi sia stata uccisa. La vittima da tre anni lavorava come impiegata amministrativa nell’azienda di forniture alimentari Ricci a Villalta, dove le colleghe la ricordano come una persona generosa e affabile. Il bar ‘Madame Cafe”, dov’é avvenuta la tragedia, oggi è rimasto chiuso; dovrebbe riaprire domani. "Le nostre comunità non sono abituate a fronteggiare casi come questo, che per fortuna sono estremamente rari nella nostra realtà", hanno commentato con una nota congiunta i sindaci di Cesena, Paolo Lucchi, e di Cesenatico, Nivardo Panzavolta. "Un caso isolato, ma che ci deve far riflettere sulla crescente vulnerabilità di molte donne"

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