Ragazzi neurodivergenti conquistano la Cineteca di Rimini per una serata speciale
Rosita Copioli protagonista della prima masterclass
Una serata speciale, interamente autogestita da ragazzi neurodivergenti, in collaborazione con il Centro Autismo di Rimini e Riccione, Ausl Romagna e Spazio Meraki. Saranno loro, domani 26 novembre, a curare la direzione artistica del festival: il programa di proiezione, scelto autonomamente dagli stessi ragazzi, sarà il cuore pulsante di un evento presentato e animato in totale autonomia, dal bakstage al palco.
Un evento imperdibile che partirà dalle 21 alla Cineteca Comunale di Rimini con il riconoscimento Cinema e Neurodivergenza: l'assessore alle politiche sociali Kristian Gianfreda premierà il cortometraggio "Fantasie dal Noce". Si tratta di un progetto realizzato dagli utenti del centro occupazionale Il Noce di Dimaro-Folgarida, in Val di Sole, gestito dalla cooperativa GSH. Il corto è il risultato di un percorso formativo realizzato con la società di produzione Nuovaera Film di Monia Cappiello, grazie al contributo del progetto provinciale Trentino Salute+. "Doveva essere solo la rendicontazione finale di questo laboratorio di recitazione e audiovisivo – spiega Monia Cappiello - ma alla domanda 'se io fossi il personaggio di un film chi vorrei essere?' è partito un fiume in piena di idee. Proprio come il Noce che da qui scorre. I 'ragazzi' non avevano mai dimostrato tanto entusiasmo in nessun'altra attività e, alla prima proiezione, questa passione ha conquistato anche il pubblico. Da qui il nome Fantasie dal Noce". A seguire la serata di proiezione con i corti selezionati dai ragazzi del Centro Autismo di Rimini e Riccione.
Durante la giornata, insieme alle proiezioni dei corti in gara, partiranno al Cinemino (Palazzo del Fulgor) anche le prime attività del nuovo Campus: l'obiettivo è quello di fare network tra alcune scuole di cinema con ragazzi provenienti da tutta Italia. Domani la prima masterclass a cui potranno partecipare gratuitamente i giovani cineasti: quella con la poetessa e scrittrice riminese Rosita Copioli. Per la direttrice artistica Simona Meriggi si tratta di "un vero fiore all'occhiello, una particolarità – quella del Campus - che rende in qualche modo Amarcort diverso da tutti gli altri festival. Studiare, confrontarsi, contaminarsi: queste sono le parole chiave del progetto. Se ogni anno tutti i ragazzi vogliono tornare un motivo ci sarà".m
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