Riccione, affitti brevi nel mirino: maxi multe per tre locatori

Gli agenti della Polizia Locale in totale hanno monitorato una ventina di locazioni

A cura di Redazione
12 agosto 2025 13:50
Riccione, affitti brevi nel mirino: maxi multe per tre locatori - Polizia Locale di Riccione
Polizia Locale di Riccione
Condividi

La Polizia locale di Riccione ha effettuato una serie di controlli mirati sugli “affitti brevi”, riscontrando numerose irregolarità che hanno portato all'applicazione di pesanti sanzioni. A seguito dell'introduzione della Banca dati delle strutture ricettive (Bdsr) e del Codice identificativo nazionale (Cin), gli agenti hanno monitorato una ventina di locazioni e hanno accertato irregolarità in cinque appartamenti, con sanzioni amministrative e la sospensione dell'attività per le strutture risultate non a norma. 

Con l’introduzione del Cruscotto operatori comunali della Banca dati strutture ricettive (Bdsr), il ministero del Turismo ha infatti introdotto un importante strumento contro le forme irregolari di ospitalità, in particolare per verificare le condizioni di sicurezza delle strutture locate con la formula degli “affitti brevi”. Tale formula di locazione deve sottostare ad una serie di regole fiscali e di sicurezza a tutela degli ospiti e della libera concorrenza del mercato. Questa tipologia di contratti, conclusi da persone fisiche che non esercitino in questo modo una prevalente attività d’impresa, si stanno diffondendo ampiamente in particolare nelle città turistiche. Per tale ragione è stata introdotta una regolamentazione rendendo obbligatorio il Codice identificativo nazionale (Cin) da esporre all’ingresso delle strutture, da indicare anche nelle diverse modalità pubblicitarie comprese quelle on-line. Questo codice alfanumerico, ottenibile tramite la piattaforma Bdsr messa a punto sul portale del ministero del Turismo secondo quanto stabilito dal decreto ministeriale del 6 giugno 2024, consente di verificare la liceità e la tracciabilità delle locazioni, divenendo un efficace strumento contro il deprecabile e diffuso fenomeno delle truffe on-line. 

Il Cin non esonera dunque dall’assolvimento degli obblighi previsti dalla normativa nazionale e regionale, in particolare dalla legge n. 16 del 28.07.2004 per l’esercizio dell’attività ricettiva, e della necessaria presentazione di Scia. I controlli possono riguardare diversi aspetti, dalla sicurezza degli immobili (come ad esempio la presenza dei rilevatori di gas, degli estintori, la conformità degli impianti alle normative di sicurezza), alla sicurezza pubblica (resta obbligatorio identificare “de visu” e comunicare entro 24 ore i dati degli ospiti alla Questura) all'adempimento di obblighi fiscali e amministrativi (dichiarando regolarmente i redditi e versando l’imposta di soggiorno). Questa formula di affitto, da opportunità d’investimento integrativa, rischia di diventare un ulteriore strumento d’evasione delle entrate locali ed erariali se svolta come prevalente attività d’impresa, oltre che di elusione dei controlli legati alla pubblica sicurezza. 

Per questo motivo la Polizia locale di Riccione, dopo aver monitorato una ventina di locazioni, ha organizzato cinque controlli mirati su appartamenti locati in “forma breve”. Su tre di essi si è accertata l’attività di locazione senza aver effettuato alcuna comunicazione al Comune, in violazione dell’art. 12 della LR 16/2004 che prevede una sanzione da 500 a 3.000 euro, a cui si aggiunge la sanzione prevista per non aver ottenuto il Cin, con sanzioni da 500 a 5.000 euro, per ogni unità non comunicata. Per altri due è stata respinta la Scia presentata al Comune e pertanto è stato emesso il divieto di prosecuzione dell’attività con la sospensione temporanea dell’esercizio fino alla regolarizzazione delle carenze accertate. La medesima sanzione è stata applicata anche a un albergo della zona Alba che esercitava nonostante le gravi irregolarità riscontrate nella conduzione della struttura. "Tali attività saranno attentamente monitorate poiché la mancata ottemperanza al provvedimento di sospensione dell’attività, in assenza degli adempimenti richiesti, prevede la denuncia penale a carico dell’esercente", spiega l'amministrazione comunale. 

Le migliori notizie, ogni giorno, via e-mail

Segui Altarimini