Riccione, sicurezza in centro. Paolini (FdI) risponde al comune “esiste la realtà dei fatti”

Il consigliere risponde alla nota stampa del comune di Riccione

A cura di Grazia Antonioli Redazione
30 aprile 2024 09:59
Riccione, sicurezza in centro. Paolini (FdI) risponde al comune “esiste la realtà dei fatti” - Ingresso Municipio Riccione. Archivio
Ingresso Municipio Riccione. Archivio
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Il consigliere comunale di Riccione Stefano Paolini coordinatore locale di Fratelli d’Italia rimanda “al mittente le accuse di fake news” rispetto alla questione del servizio di videosorveglianza.

Il consigliere risponde alla nota stampa del comune di Riccione.

Di seguito la dichiarazione di Fratelli d’Italia

“Fratelli d’Italia a livello locale lavora solo e unicamente per Riccione. Non ci interessa altro, solo il bene della nostra città. E quando, a fronte di una critica sostanziale documentata dai fatti, ci si viene a dire che facciamo fake-news restiamo basiti per cotanta approssimazione.

I fatti. Riccione non è inclusa fra i Comuni che beneficeranno complessivamente di un pacchetto di milioni per installare il servizio di videosorveglianza: questa, gentile amministrazione comunale, non è fake-news ma realtà dei fatti. Che poi la scelta sia stata del Comune stesso, dipenda o meno da altri motivi o addirittura da un’esclusione non meglio chiarita questo non è stato precisato in specie dalla stessa amministrazione comunale che sull’argomento ha taciuto vergognosamente prima di venire smascherata da articoli a tutti pagina sui media locali. Chi ha visto questo progetto di cui si è parlato ieri sera in Consiglio comunale? I commercianti? I cittadini? Le categorie? Le forze politiche? Le forze dell’ordine? Noi non ne sappiamo nulla. Diano risposte alle nostre domande anziché lanciare accuse pretestuose.

“Il Ministero dell’Interno attraverso questo bando – viene specificato nella pubblicazione in Gazzetta Ufficiale – mira a incrementare la sicurezza urbana attraverso l’installazione di sistemi di videosorveglianza”. E, di più: “Interventi di riqualificazione urbanistica, sociale e culturale, recupero delle aree degradate, prevenzione della criminalità quali requisiti e condizioni per la partecipazione al bando di sicurezza urbana”. E ancora: “Il finanziamento messo a disposizione dal Ministero è aumentato di 15 milioni di euro stanziati nel 2023 ai 19 milioni di euro messi a disposizione quest’anno”. Infine: “Le domande devono essere presentate entro il 29 marzo 2024”, cosa che il Comune di Riccione non ha fatto.

Queste, lo ribadiamo, non sono fake-news, come l’amministrazione comunale sostiene attribuendocene le colpe, ma fatti reali ed inopinabili.

Allora rispediamo al mittente quanto mosso nei nostri confronti, parole buttate al vento da un’amministrazione comunale sgangherata che ora cerca di mettere riparo ad una realtà venuta a galla e fino a quel momento volutamente tenuta sotto silenzio. Vorremmo infine capire i motivi per i quali si è scelto di non partecipare al bando ministeriale, spiegazioni sul perché altri 8 comuni del territorio ci sono rientrati e noi no e infine conoscere quali siano le reali ragioni che ci hanno portato a restarne fuori.

In questo modo, ne siamo straconvinti, non si fa il bene di Riccione, e per questo lavoriamo per mandare presto e bene a casa coloro che governano la cosa pubblica come se fosse casa loro. Non è così, purtroppo. Riccione è dei cittadini, dei commercianti, di tutti coloro che la amano e la tengono nel cuore. E non può permettersi giochini, falsità, risposte piccose come quella che saremmo noi a fare fake-news da parte di chi la amministra. Esiste una realtà dei fatti sotto gli occhi di tutti: il centro e i viali limitrofi sono alla mercè della delinquenza. Ne riparleremo alla prossima rapina o alla prossima spaccata”.

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