Rimini inaugura il 2026 con l'Aida: il capolavoro di Verdi torna al Teatro Galli

Regia di Paolo Panizza, direzione di Jacopo Rivani e un cast d’eccellenza per un inizio d’anno musicale

A cura di Riccardo Giannini Redazione
04 dicembre 2025 12:33
Rimini inaugura il 2026 con l'Aida: il capolavoro di Verdi torna al Teatro Galli -
Condividi

Come da tradizione, Rimini inaugura il nuovo anno nel segno della grande lirica. Giovedì 1 gennaio 2026, alle ore 17:30, al Teatro Amintore Galli va in scena Aida, melodramma in quattro atti di Giuseppe Verdi su libretto di Antonio Ghislanzoni, uno dei capolavori assoluti del repertorio operistico mondiale. Repliche: sabato 3 gennaio ore 20:30 e domenica 4 gennaio ore 17:30.

L’Opera, come sempre sottotitolata, è una nuova produzione del Coro Lirico città di Rimini Amintore Galli Aps con la produzione e il contributo del Comune di Rimini. Con la regia di Paolo Panizza, la direzione d’orchestra del Maestro Jacopo Rivani, con il Coro Lirico Città di Rimini Amintore Galli preparato dal Maestro Marcello Mancini, l’Orchestra La Corelli e il corpo di ballo Compagnia Rdl di Carlo Tedeschi, coreografo Matteo Mecozzi.

Il ritorno dopo un secolo: una scoperta storica

La nuova produzione assume un valore particolarmente significativo grazie a una recente ricognizione archivistica. Un antico libretto del Comune di Rimini – “Elenco delle opere musicali eseguite nel teatro comunale dall’anno della sua costruzione del 1857, fino al dicembre del 1943” – attesta infatti che Aida fu rappresentata al Teatro Galli per l’ultima volta nella stagione 1925-1926. Da quel momento, l’opera tornerà poi sul palcoscenico riminese solo nel 2026, un secolo dopo, segnando una rinascita storica: l’ultimo secolo è parzialmente stato interrotto, come noto, dalla distruzione bellica del teatro nel 1943 e dal lungo e complesso percorso di ricostruzione che ha riportato alla vita artistica fino alla riapertura del 2018. Il 2026 segna dunque un traguardo storico: cent’anni esatti dall’ultima esecuzione di Aida in questo luogo simbolo della cultura cittadina.

Claudia Corbelli

Marcello Mancini

«Dopo un secolo, riportare l’Aida di Verdi sul palcoscenico del Teatro Galli significa ritrovare un pezzo importante della storia cittadina e della memoria del nostro teatro che, lo ricordiamo, era stato inaugurato la prima volta e poi la seconda nel 2018, sempre con un’opera di Verdi: Aroldo. – dice il sindaco Jamil Sadegholvaad. Da molti anni apriamo il nuovo anno con una produzione lirica che dà grande valore come la musica lirica, e questa produzione rappresenta un’occasione speciale per vivere un’esperienza artistica capace di emozionare, ancora oggi, come cento anni fa»

«Aida è un’opera che quasi tutti conoscono e amano: anche chi non è esperto di lirica ricorda la celebre Marcia Trionfale. afferma il presidente del Coro Galli Giuseppe Lotti. – La sua potenza musicale e drammatica, i grandi ensemble corali, la storia d’amore e sacrificio e l’evocativa ambientazione nell’antico Egitto creano un’esperienza di grande pathos. Il Coro Lirico Amintore Galli è onorato ed emozionato di dare voce a quest’opera straordinaria, in un secolare anniversario e in una scenografia unica come il Teatro Galli».

«Aida è un vero colosso del repertorio operistico: un’opera monumentale, concepita per celebrare un evento straordinario (l’apertura del Canale di Suez), che ancora oggi avvince il pubblico con la sua grandezza scenica e la forza delle emozioni. – dice Claudia Corbelli, direttore di produzione dell’Opera. – Insieme al regista Paolo Panizza, ma non solo nello stile delle opere del Capodanno di Rimini, abbiamo lavorato più intensamente del solito per ricreare sul palco del nostro teatro l’energia che pervade Aida».

«In questo allestimento tento di ricercare l'umanità della vicenda e di onorare l'eleganza di questa musica sublime.  – spiega il regista Paolo Panizza - Fedele al libretto, l'opera si svolge in un Egitto astratto, con richiami alla tradizione, ma spero lontano dal mero effetto "cartolina". Verdi ambienta Aida in Egitto per onorare l'impegno dell'apertura del canale di Suez, su soggetto originale dell'archeologo Auguste Mariette, primo direttore del Museo Egizio del Cairo, ma con la sua musica Verdi descrive più le nostre anime che le sabbie del deserto e il tragico finale, più che un triste epilogo in epoche lontane, a me suggerisce un'ancor valida mistica speranza.».

La produzione riminese si avvale di un cast di artisti di riconosciuta esperienza, capaci di dare voce e corpo alla potenza drammatica dei personaggi verdiani. Nel ruolo di Aida, la principessa etiope ridotta in schiavitù, il soprano Renata Campanella; il condottiero egizio Radamès, diviso tra amore e gloria, sarà interpretato dal tenore Vasyl Solodkyy (1 e 4 gennaio) e dal tenore Danilo Formaggia (3 gennaio); la principessa Amneris, figura centrale nel conflitto passionale dell’opera, avrà il volto e la voce del mezzosoprano Irene Molinari; il basso Antonio Di Matteo interpreterà il grande sacerdote Ramfis; il baritono Stavros Mantis vestirà i panni del fiero Amonasro, re d’Etiopia e padre di Aida; il basso Mattia Venni sarà il Re d’Egitto. Completano il cast: il soprano Chiara Mazzei come Sacerdotessa; il tenore Francesco Troilo Di Carlo nel ruolo del Messaggero. Le parti coreografiche saranno eseguite dalla Compagnia dei Ragazzi del Lago, la componente visiva sarà arricchita dal lavoro del Video Designer Mihai Alin Enache, per un’esperienza scenica immersiva e contemporanea.

Un appuntamento unico per salutare l’arrivo del 2026 immersi nella potenza del melodramma italiano e nella cornice unica del Teatro Galli, dove storia e bellezza si uniscono in uno spettacolo imperdibile

Biglietteria

Biglietteria presso Palazzi dell’Arte Rimini.
Le prevendite avranno inizio lunedì 4 dicembre.
Da martedì 9 tutti i giorni aperti al pubblico eccetto il lunedì, dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18.45
Cavour 26 e su Vivaticket
Apertura al pubblico ore 11 - 18.45

Le migliori notizie, ogni giorno, via e-mail