Rimini, le imprese manifatturiere soffrono la crisi: ma ci sono segnali di ripresa

+6,7% produzione nel trimestre, ma -7,9% su base annua

A cura di Riccardo Giannini Redazione
17 settembre 2025 13:54
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Nel secondo trimestre 2025, per le imprese manifatturiere della provincia di Rimini, con dimensione superiore a 9 addetti, gli indicatori produttivi gli indicatori confermano il trend non positivo; tuttavia, la tendenza media sembra aver invertito la direzione da inizio anno.

Si rafforza, dunque, una tendenza che, seppur in terreno negativo, appare di stabilità per le variabili esaminate. I risultati sono fortemente influenzati dal contesto economico generale, oltremodo complicato dalle incertezze generate dagli USA e dai conflitti alle porte dell’Europa. Inoltre, la manifattura si presenta ormai in declino nei paesi europei in termini di investimenti e di occupazione ma che, nonostante questo, mantiene un ruolo assolutamente fondamentale come motore di crescita in grado di spingere in modo determinante il progresso tecnologico ed il valore aggiunto in tutti gli altri settori produttivi.

"I risultati dell’indagine congiunturale sulle imprese manifatturiere confermano un quadro complesso, in linea con le dinamiche economiche nazionali e internazionali. Tuttavia, è importante sottolineare come si stia consolidando un segnale di stabilità, che indica la resilienza del nostro tessuto produttivo di fronte a scenari incerti – dichiara Carlo Battistini, presidente della Camera di commercio della Romagna –. Siamo consapevoli delle sfide che i nostri imprenditori affrontano quotidianamente, come le tensioni internazionali, le difficoltà di leggere il commercio globale e le incertezze sui mercati. Nonostante un contesto così complicato, il settore manifatturiero si conferma un motore di innovazione e crescita per il nostro territorio. Continueremo a monitorare con la massima attenzione questo comparto, che fin dagli anni '80 è al centro della nostra analisi economica. Già da tempo è in atto un recupero di produttività per Forlì-Cesena e Rimini che vogliamo accelerare: dal 2000 al 2024 il valore aggiunto dell’industria è cresciuto alla media annua dell’1,6% mentre la media regionale annua è stata nel periodo dello 0,9%. Prosegue così l’impegno della Camera nel supportare le imprese, soprattutto quelle piccole e medie, per valorizzare il loro ruolo e per trasformare insieme questa fase di incertezza in crescita, sostenendo l'innovazione e rafforzando la presenza sui mercati globali”.

Provincia di Rimini: analisi congiunturale del settore Manifatturiero

Per le imprese manifatturiere della provincia di Rimini gli indicatori confermano il trend non positivo; tuttavia, la tendenza media sembra aver invertito la direzione da inizio anno. Performance positive si riscontrano nei comparti Legno e mobili, Chimica e plastica e Alimentare.

Per il trimestre in esame, il 23,3% dei rispondenti riporta un aumento della produzione rispetto al trimestre precedente; il 56,7% stabilità: la variazione congiunturale è pari al +6,7%, in controtendenza con il trimestre precedente (che fu negativo). Analoga la dinamica del fatturato a valori correnti (+6,7%), dove il 36,7% dei rispondenti dichiara una situazione di crescita rispetto al trimestre precedente e il 46,7% stabilità. Sovrapponibile anche la dinamica degli ordinativi interni (+2,1%), mentre quelli esteri si sono ridotti (-2,1%). In moderata flessione l’occupazione (-0,8%).

Rispetto al secondo trimestre del 2024, la produzione del Manifatturiero riminese ha manifestato una flessione del 6,0%, in continuità con il trimestre precedente. Il periodo in esame è dunque l’ottavo consecutivo con dinamica tendenziale negativa. A livello dei singoli comparti, la dinamica della produzione è negativa prevalentemente per i comparti dell’Abbigliamento (-15,8%) e dei Macchinari (-10,4%), mentre risulta positiva per Alimentare (+8,7%) e Chimica (+4,2%).

Per il fatturato, il 50,0% dei rispondenti ne dichiara una contrazione rispetto al medesimo trimestre del 2024; la variazione è pari al -5,6%. La flessione del fatturato si concentra nel comparto Abbigliamento e Macchinari, mentre per quanto riguarda il comparto Alimentare la dinamica è positiva.

Nel contesto di cui sopra, l’indagine ha rilevato una flessione degli ordinativi interni (-14,6% e una contestuale flessione di quelli esteri (-7,2%); analogamente il dato occupazionale è in flessione rispetto all’anno precedente (-2,0%).

Su base annuale (media degli ultimi 12 mesi rispetto ai 12 mesi precedenti), gli indicatori confermano il trend non positivo delle attività manifatturiere locali (-7,9% la dinamica della produzione), che è entrato in terreno negativo dal primo trimestre del 2024. Tuttavia, la tendenza media sembra aver invertito la direzione da inizio anno. Con riferimento ai principali comparti del Manifatturiero riminese, essi appaiono in negativo, fatta eccezione per Legno e mobili (+6,6%) che, di fatto, conserva la propria performance produttiva rispetto ai 12 mesi precedenti, Chimica e plastica (+1,4%) e Alimentare (+3,6%). Variazioni della produzione inferiori alla media del Manifatturiero provinciale per Macchinari (-13,1%), Abbigliamento e accessori (-21,2%); nella media per Prodotti in metallo (-5,8%) e Altre industrie (-6,4%).

Nel periodo in esame si è registrato una contestuale flessione del fatturato a valori correnti (-8,4%) comune sostanzialmente a tutti i comparti del Manifatturiero provinciale, fatta eccezione per Alimentare (+2,6%), Legno e mobili (+2,7%) e Chimica (+3,6%). Variazioni delle vendite inferiori alla media del Manifatturiero provinciale per Macchinari (-15,1%), Abbigliamento e accessori (-18,2%); nella media per Prodotti in metallo (-3,2%) e Altre industrie (-3,8%).

La percentuale media dei ricavi generati all’estero (per esportazioni) si è attestata al 44,0% del fatturato complessivo. Il comparto del Manifatturiero riminese maggiormente orientato all’export si conferma quello dei Macchinari (comprensivo delle attività di meccanica ed elettronica), con più del 60,0%.

La domanda interna ha segnato una espansione media annua del 2,1%, mentre quella estera (che costituisce il 47,2% del totale ordinativi), è rimasta sostanzialmente stabile.

I livelli occupazionali medi sui 12 mesi appaiono anch’essi sostanzialmente stabili (-0,3%).

Prospettive

Le prospettive delle imprese rispondenti per i prossimi mesi del 2025 sono di una rilevante contrazione per quanto riguarda produzione, fatturato e ordinativi (interni ed esteri), a fronte di una sostanziale stabilità dei livelli occupazionali.

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