Rimini, legalità in primo piano: un progetto sul riuso dei beni confiscati
Il sostegno della Regione Emilia-Romagna: fondi anche per l’Osservatorio provinciale


Rimini rafforza il proprio impegno sul fronte della legalità grazie a un progetto sostenuto dalla Regione Emilia-Romagna nell’ambito del nuovo Rapporto 2025 sugli Accordi di Programma. Tra le 39 iniziative finanziate in tutta la regione, una riguarda direttamente il territorio riminese, con l’obiettivo di valorizzare beni confiscati alla criminalità organizzata e restituirli alla comunità.
Il contributo regionale complessivo ammonta a oltre 1,1 milioni di euro, destinati a interventi che spaziano dal recupero degli immobili alle attività di prevenzione del disagio giovanile, fino alla lotta alle dipendenze e alle infiltrazioni mafiose.
Per Rimini, oltre al progetto specifico, è confermato anche il sostegno all’Osservatorio territoriale sulla legalità, punto di riferimento per monitoraggio, ricerca e sensibilizzazione sul fenomeno mafioso e sulle forme di sfruttamento criminale che toccano il territorio.
“Vogliamo che ogni bene confiscato diventi un presidio di comunità, simbolo di riscatto e di cittadinanza attiva”, ha sottolineato l’assessora regionale alla Legalità Elena Mazzoni, ribadendo l’importanza di restituire questi spazi al loro valore sociale originario.
Un impegno che si traduce in azioni concrete anche a Rimini, per costruire una cultura diffusa della legalità e rafforzare i legami della comunità contro ogni forma di infiltrazione mafiosa.