Rimini, l'Imu "sparisce" per le finte case vacanza: recuperati 30.000 euro di evasione

Rimini, l'assessore Magrini segnala evasione e elusione fiscale nel settore immobiliare turistico

A cura di Riccardo Giannini Redazione
19 febbraio 2025 17:25
Rimini, l'Imu "sparisce" per le finte case vacanza: recuperati 30.000 euro di evasione - Repertorio
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Oltre ai casi di evasione tributaria tout court, sono tante le circostanze in cui, anche approfittando di cavilli normativi, si arriva a beneficiare di esenzioni e agevolazioni che a rigore non spetterebbero, con ammanchi per la fiscalità pubblica che raggiungono cifre anche importanti. Lo riferisce l’amministrazione comunale di Rimini.

Situazioni che negli ultimi anni riguardano in particolare il complesso universo degli immobili tolti dal mercato residenziale per essere utilizzati a fini turistici, in cui complici un quadro normativo ancora fumoso e talvolta contraddittorio, i margini per l’elusione tributaria non mancano.

“Lo testimonia – evidenzia l’assessore Magrini – anche il ripetersi di casi che emergono dall’attività di controllo condotta dall’ufficio tributi del Comune di Rimini e che, ad esempio, ha recentemente portato a verificare il mancato versamento dell’ Imu e parzialmente della Tari per circa 30mila euro relativi ad alcuni appartamenti gestiti regolarmente in forma imprenditoriale come casa vacanze, ma con proprietari residenti”.

La situazione è in corso di regolarizzazione, ma per Magrini, si tratta di un caso tra tanti “che conferma l’importanza dell’attività di controllo e di verifica dell’Amministrazione Comunale a contrasto dei fenomeni di evasione e di elusione tributaria, a cui si aggiunge un altrettanto importante impegno da parte degli uffici competenti nell’accompagnare e sostenere i contribuenti nel regolarizzare la propria posizione”.

Negli ultimi quattro anni l’attività di verifica ha portato ad un recupero di oltre cinquanta milioni di euro, che si stima possa superare i 60 alla fine del 2025. Di questi circa 38 milioni fanno riferimento all’Imu: “Numeri che si trasformano in risorse pubbliche, sempre più indispensabili per riuscire a far fronte alle continue riduzioni di trasferimenti che arrivano dallo Stato e che per il Comune di Rimini sono stimati in circa 2,4 milioni per il 2025, tra tagli agli investimenti e ai fondi. Sforbiciate ancor più pesanti in questa difficile fase congiunturale e a fronte dell’aumento della quantità e della qualità dei servizi e delle opere a cui gli enti locali devono far fronte”.

A questo poi si aggiungono le mancate entrate legate alla sentenza della Corte Costituzionale che legittima l’esenzione dell’Imu anche per i coniugi con residenze diverse, che sta continuando i propri effetti erosivi del gettito: “Nel 2024 ha significato una perdita di circa 300mila euro, che si aggiungono ai 1,3 milioni circa già venuti meno nel biennio precedente”, argomenta Magrini. 

“Su questo fronte – aggiunge – colgo con interesse una recente espressione della Corte di Giustizia Tributaria di primo grado di Parma che evidenzia come sia necessario che anche chi volesse fare valere una qualsiasi forma di esenzione o di agevolazione, deve provare, quando sul punto vi è contestazione, i presupposti che ne legittimano la richiesta”.

“Un elemento questo che sarebbe funzionale anche all’attività di controllo da parte degli uffici, che continuerà e si rafforzerà su questo come su altri ambiti, in primis il settore delle locazioni turistiche”, chiosa Magrini.

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