Rimini orgoglioso e sfortunato, passa il Gubbio (0-1). Siniscalchi: "Ora il mercato"
Al Neri decide un gol di Tommasini, prestazione più che buona dei biancorossi

Il Rimini esce sconfitto 1-0 nella prima giornata di campionato, ma nonostante le mille difficoltà, i ragazzi allenati da Braglia, anche questa sera in tribuna, hanno sfoderato una prestazione di orgoglio e carattere. Il Gubbio porta a casa i tre punti grazie a un gol di Tommasini al 52', servito da un cross di Tentardini. È l'unica occasione creata dagli eugubini, se si esclude una punizione di Spina. Il Rimini, in un primo tempo giocato su ritmi bassi, aveva preso confidenza con il passare dei minuti, alzato il baricentro e sfiorato il gol con Fiorini: Bagnolini era stato reattivo a deviare sul palo. Anche la fortuna non è stata amica dei biancorossi. Nella parte finale dell'incontro, i ragazzi di Braglia hanno gettato il cuore oltre l'ostacolo, creando alcune situazioni di potenziale pericolo per la difesa avversaria. I baby Mini e Jallow hanno sfiorato il pari, così Langella con un destro terminato a lato. Nonostante gli sforzi finali, rimane lo 0-1. Al triplice fischio sono però piovuti applausi per i giocatori di casa, meritatissimi. In Curva Est e nei Distinti invece sono stati esposti fin dal primo minuto due striscioni eloquenti: "Rispetto per Rimini" e "Giù le mani dal Rimini", davanti agli occhi dei rappresentanti societari.

In tribuna c'era infatti Espedito "Eddy" Siniscalchi, neo presidente biancorosso: "Abbiamo un progetto triennale. Adesso aspettiamo la settimana prossima, iniziamo fare il calciomercato e poi vedremo. Punteremo in alto", le sue parole a fine primo tempo. Al suo fianco Giusy Scarcella: "Le cose più urgenti? Dobbiamo mettere ordine. E poi per il resto ci penseranno i miei collaboratori. Ordine in società e per tutto il resto. C'è un po' di confusione. Legittima. Ma rimedieremo. Purtroppo siamo arrivati un po' tardi".

Archiviata la prima giornata, sono attesi quindi gli acquisti. In campo questa sera c'era il portiere scuola Lazio Gagliano, classe 2006, incolpevole sul gol. Venerdì prossimo, a Pesaro, ci saranno anche Boli e D'Agostino. Certamente non può bastare e non solo per una questione numerica.