Rimini riparte dal mare: nasce il Blue Lab
Un laboratorio permanente di educazione ambientale, ricerca e cultura per diffondere una nuova visione “blu” dello sviluppo urbano

Rimini sceglie il mare come punto di vista da cui ripensare il proprio sviluppo culturale, educativo e ambientale. È questa la visione che anima il Rimini Blue Lab, il laboratorio del Comune dedicato alla promozione della sostenibilità e della cosiddetta “blue economy”. Un progetto co-finanziato con fondi europei della Regione Emilia-Romagna nell’ambito della strategia Atuss, pensato per affiancare la trasformazione urbana della città con iniziative capaci di generare nuova consapevolezza
Per rafforzare questa missione, è stato costituito ufficialmente il Comitato tecnico-scientifico-culturale (Advisory Board), nato con la sottoscrizione di un protocollo d’intesa tra una rete di partner.
Il lavoro del comitato si concentrerà sull’accompagnamento scientifico, educativo e culturale del laboratorio, che ha come asse portante la leva formativa: progetti con le scuole, laboratori esperienziali, attività di outdoor education e marine citizen science, oltre a momenti di partecipazione pubblica, eventi culturali, contest e concorsi di idee. L’obiettivo è quello di diffondere una nuova “cultura del mare”, in linea con gli obiettivi dell’Unesco per il Decennio delle Scienze Oceaniche, e di contribuire alla formazione di una cittadinanza più consapevole, capace di pensare al mare non solo come risorsa, ma come orizzonte identitario e collettivo.
Una prima tappa concreta di questo percorso condiviso è già visibile in città: è arrivata a Rimini la mostra internazionale “Our Ocean from Space”, co-prodotta dall’Agenzia Spaziale Europea (Esa) e dall’Unesco, che propone un racconto visivo e scientifico sugli ecosistemi marini osservati dallo spazio. L’esposizione è visitabile fino al 16 luglio in Piazzale Boscovich, ai piedi della Ruota Panoramica, ed è rivolta a cittadini, studenti e turisti.