Rimini saluta Gianni Indino: folla commossa ai funerali in Duomo
Gianni Indino, officiati i funerali. Il ricordo di un uomo appassionato e generoso


Questa mattina (11 febbraio) una folla commossa ha tributato l’ultimo saluto a Gianni Indino, scomparso all’età di 70 anni dopo un breve ricovero in ospedale. Rappresentanti delle associazioni di categoria e delle imprese della città, politici, comuni cittadini, persone che hanno condiviso con Gianni percorsi lavorativi o condiviso con lui la passione per la radio e la televisione: tante persone erano presenti al Duomo di Rimini per la celebrazione del funerale di un imprenditore simbolo della nostra città, della Rimini capitale d’Italia del divertimento notturno, ma non solo.
La cerimonia è stata officiata da Monsignor Nicolò Anselmi, vescovo di Rimini. E anche dalle commoventi parole della figlia Valentina, è emerso il ritratto di un uomo appassionato, di un padre e di un nonno pieno di amore e di generosità: lati non sconosciuti, perché sui social, tra un post istituzionale e l’altro, c’era sempre una dedica o un pensiero dedicato alla sua famiglia e a sua moglie Anna. E a proposito di dedica, nel duomo sono risuonate anche le note di un indimenticabile brano della dance anni ’90, Children di Robert Miles.

La scomparsa di Gianni Indino ha lasciato quindi un segno profondo nella città di Rimini e anche nella nostra redazione: con Gianni c’era un rapporto frequente, quasi quotidiano. Dava molto valore al lavoro di noi giornalisti e d’altra parte nei suoi interventi non era mai banale: sempre ficcante, con quel pizzico di polemica che ci garantiva sempre il titolo ad effetto.
Con Gianni, il rapporto era un ottimo. Apprezzavamo il suo essere instancabile, l’essere sempre attivo, sorridente e positivo: perennemente in viaggio, per difendere gli interessi delle categorie che rappresentava e per onorare i suoi ruoli istituzionali. Ci sembrava davvero invincibile: la notizia del suo malore è stata veramente un colpo difficile da assorbire.
Parte della nostra redazione ha inoltre profonde radici in Alta Valmarecchia. Anche l’entroterra riminese lo ricorda con affetto: nei suoi ruoli istituzionali, ha sempre riservato attenzione per questo territorio. E Gianni, nonostante i mille impegni, non ha mancato con la sua presenza alla presentazione del libro del nostro editore, Riccardo Valentini, dedicato al padre Sergio, che fu presidente del Silb nazionale 37 anni fa. Il libro racconta anche la storia del Silb e dei locali da ballo: racconta la storia di gestori che hanno portato alta la bandiera del sano divertimento, facendo crescere un territorio.
Gianni ha sempre difeso gli imprenditori onesti, li ha difesi dalle critiche che spesso erano solo pregiudizi. Ha sempre condannato ogni forma di illegalità e abusivismo. Ora c’è chi prenderà la sua eredità, in termini istituzionali. Ma mancherà la sua voce, quella sua “carica”, quella sua verve che usciva anche da quei virgolettati che…Gianni, ora possiamo dirtelo, qualche volta erano troppi lunghi. Sappiamo bene che tu storcevi un po’ il naso nel vederli “editati”, ma non ci hai mai fatto pesare questa cosa.
È stato un piacere incontrarti, lavorare con te e sentirti. Ci mancherai, Gianni. Fai buon viaggio.