Rimini, tanto consumo di suolo ma mancano gli alloggi: "Abbattere gli alberghi dismessi"
L'albergatore Della Vista: "I costruttori privati devono essere agevolati nell'acquisizione dei vecchi alberghi, per abbatterli e ricostruire case"
L'imprenditore riminese Corrado Della Vista interviene nel dibattito sul consumo di suolo, che vede la Provincia di Rimini primatista in Regione, rilevando che Rimini viva una situazione paradossale: "Sulla costa si è costruito di tutto ma ci sono centinaia di strutture chiuse e abbandonate che non hanno più senso di esistere e nel contempo mancano case popolari, edilizia convenzionata e alloggi a prezzi accessibili per chi qui lavora, vive e fa crescere le famiglie". Per Della Vista dunque non si può più costruire su nuovi spazi, ma riconvertire quelli che già sono stati utilizzati. "Abbiamo oltre 300 strutture tra alberghi e pensioni chiuse, fatiscenti, spesso in zone di pregio. Ecco, quelle strutture dovrebbero entrare in un piano di perequazione intelligente, dove i costruttori privati possono acquisirle e abbatterle, e una parte della cubatura viene trasferita su aree comunali destinate a edilizia convenzionata". Della Vista aggiunge: "Il Comune potrebbe così mettere a disposizione i terreni, favorendo l’intervento con oneri di urbanizzazione agevolati, e in cambio si stabilisce un tetto massimo sia per la vendita che per gli affitti". In questo modo si potrebbe eliminare tanti immobili inutilizzabili, sostituendoli con nuove abitazioni, ma anche con spazi pubblici utili: "parcheggi, giardini, centri wellness, palestre, piscine, ristorazione o spazi sociali, creando così una vera rigenerazione urbana e turistica". Un piano ambizioso, che unirebbe privato e pubblico e che necessiterebbe di finanziamenti "dallo stato e dalla Regione", ma anche di "una programmazione chiara e coerente, fatta insieme: pubblico, privato, turismo e edilizia devono sedersi allo stesso tavolo".
Della Vista infine si trova d'accordo con la creazione di un nuovo Palas nella zona sud di Rimini, in zona Novarese: "Una posizione strategica, che potrebbe davvero diventare un motore immobiliare e turistico, capace di attirare nuovi investitori e creare un polo dedicato al benessere, agli eventi e al turismo esperienziale". Per Della Vista "questo è il momento giusto per ripensare la Costa Riminese con una logica nuova, meno consumo di suolo, più rigenerazione, più qualità della vita. Non servono slogan, servono idee concrete e la volontà di farle insieme".
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