Rimini traina la lieve ripresa imprenditoriale, ma l'entroterra soffre
A Rimini, al 31 marzo 2025, ci sono 39.277 imprese registrate, con una crescita modesta e alcuni settori in flessione

In base alle elaborazioni dell’Osservatorio economico della Camera di commercio della Romagna (su dati Infocamere Movimprese), al 31 marzo 2025 si contano a Rimini 39.277 imprese registrate, di cui 34.455 attive.
L’imprenditorialità si conferma alquanto diffusa: 101 imprese attive ogni 1.000 abitanti (87 imprese a livello regionale e 86 a livello nazionale).
Nel corso del primo trimestre del 2025 si sono verificate 820 iscrizioni e 812 cancellazioni (al netto di quelle d’ufficio), per un saldo positivo di 8 unità (nel primo trimestre del 2024 il saldo fu pari a -41); il tasso di variazione trimestrale delle imprese registrate risulta pertanto pari a +0,02%, migliore di quello regionale (-0,15%) e nazionale (-0,05%).
Nel confronto tendenziale con il 31 marzo 2024 si riscontra una stabilità delle imprese attive, in controtendenza rispetto al dato regionale (-0,6%) e nazionale (-0,8%).
La dinamica delle imprese attive presenta alcune differenze a livello delle principali (in termini di incidenza di imprese, ndr) aggregazioni territoriali. In aumento (+0,4%) le attività imprenditoriali nel Comune di Rimini, dove si concentra il 43,9% delle imprese; in crescita anche le imprese attive in pianura (+0,3%) dove, di fatto, si ritrova la maggioranza assoluta del tessuto produttivo provinciale; stabili le imprese attive nel Comune di Riccione (12,3% l’incidenza), stabilità nei Comuni della riviera (73,3% l’incidenza); attività imprenditoriali in diminuzione, invece, in Valconca (-1,2%, 7,2% del totale delle imprese provinciali), Valmarecchia (-1,2%, 8,1%), in collina (-1,3%, 16,9%) e in montagna (-1,3% la dinamica, 1,3% l’incidenza).
Riguardo ai principali settori economici si trovano, nell’ordine, il Commercio (23,7% incidenza sul totale delle imprese attive) in flessione del 2,0% rispetto al primo trimestre del 2024, le Costruzioni (incidenza del 15,0%, +1,1%), le Attività di alloggio e ristorazione (13,6% del totale, +0,5%) e le Attività immobiliari (incidenza del 10,3%, variazione del +1,8%). Variazioni negative per il Manifatturiero (incidenza pari al 6,9%, -2,6%), l’Agricoltura (incidenza 6,5%, -2,9% la dinamica) e “Trasporto e magazzinaggio” (2,5%, -1,0%).
Crescono le imprese nelle “Altre attività di servizio” (incidenza del 4,3%, +0,6% la variazione), nel “Noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imprese” (incidenza 3,7%, +3,3% la dinamica), nelle “Attività professionali, scientifiche e tecniche” (incidenza del 4,4% sul totale, +4,8% la dinamica), nelle Attività sportive e di intrattenimento (3,0%, +1,1%) e nelle Attività finanziarie (credito e assicurazione) (2,3% l’incidenza, +3,9% la dinamica). In flessione, infine, le imprese del comparto servizi di ICT (-0,5%), che costituiscono il 2,3% del totale.
Con riferimento alla natura giuridica, sono maggioritarie le imprese individuali (49,8% sul totale, -0,9% la dinamica annuale), seguite dalle società di persone (22,9%, in flessione del 2,0%); le società di capitale (25,6%) risultano in aumento (+3,8%), analogamente agli altri territori di riferimento (Emilia-Romagna e Italia).