Rione Clodio, cittadini all'attacco: chiesta Ztl più stringente, rifiuto della giunta
Dopo l’incontro con l’assessore Morolli, i cittadini del comitato Rione Clodio denunciano l’assenza di risposte concrete

Lunedì scorso (16 giugno) i rappresentanti del comitato Rione Clodio si sono confrontati con l'assessore Morolli, alla ricerca di soluzioni sui problemi di viabilità che affliggono il Rione Clodio dall'ottobre 2019 e "per porre rimedio almeno parziale al caos in cui versa il primo tratto di Corso d'Augusto". Soluzioni alternative rispetto alle ipotesi che sembrano impraticabili, quali un nuovo ponte alternativo al Tiberio, oggi pedonalizzato, o la costruzione di un tunnel. In sostanza il comitato chiedeva maggiori limitazioni nella Ztl e un ampliamento degli orari, al fine di ridurre il traffico veicolare.
L'esito dell'incontro, però, non è stato positivo per il comitato, che parla di "accoglienza ostile", di "divagazioni, contraddizioni e presunti ostacoli che hanno perso ogni credibilità".
I cittadini del comitato evidenziano che il tratto di via Ducale, tra via Cavalieri e via Clodia, essendo classificato come “strada locale” (classe F), dovrebbe teoricamente essere riservato al transito dei soli residenti. Ma questo non avviene: il comitato accusa l'amministrazione comunale di passare sopra questa classificazione con una certa disinvoltura, ignorando i vincoli previsti e contribuendo a una situazione che viene definita “caotica e ingiusta”.
Ma non è solo la gestione tecnica a sollevare perplessità. Il vero nodo, sottolineano i promotori della protesta, è politico e culturale: l’assenza di dialogo, il rifiuto del confronto, l’incapacità di accogliere anche richieste a costo zero per migliorare la vivibilità urbana.