Ripristino del blocco degli sfratti, l'Associazione Diritti Lavoratori: “Una Necessità impellente per Rimini”

Misura ritirata per quest’anno: “E’ necessaria e impellente”

A cura di Redazione
15 giugno 2024 09:59
Ripristino del blocco degli sfratti, l'Associazione Diritti Lavoratori: “Una Necessità impellente per Rimini” - Stop agli sfratti, una manifestazione (repertorio)
Stop agli sfratti, una manifestazione (repertorio)
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“Blocco degli sfratti estivi subito!Una casa per tutt*, è il grido d’allarme di ADL Cobas – Associazione Diritti Lavoratori e Lavoratrici Cobas, sulla situazione sfratti durante il periodo estivo nel riminese.
All’inizio dell’estate scorsa, il Comune di Rimini aveva scelto di bloccare gli sfratti nelle case popolari fino al mese di agosto, una decisione che l’Assessore alle Politiche per la Protezione Sociale, Kristian Gianfreda, aveva definito “quasi più necessaria che opportuna”. Nella nota divulgata, Gianfreda aveva citato l’esempio della Spagna, che dal 2008 sta affrontando il problema della crisi abitativa con politiche di regolamentazione sugli affitti turistici e le nuove licenze, in netto contrasto con l’approccio italiano. Inoltre, l’Assessore aveva sottolineato le particolari dinamiche del mercato degli affitti a Rimini, una città caratterizzata da un alto flusso turistico e dalla presenza di un polo universitario.

Ma quest’anno, il blocco degli sfratti non è stato rinnovato e, secondo l’Associazione Diritti Lavoratori, la situazione non è migliorata.

Negli ultimi sei anni, le case affittate sulla piattaforma Airbnb a Rimini sono passate da 50 nel 2017 a 1200 nel 2023. Questo aumento esponenziale ha favorito il proliferare delle agenzie specializzate negli affitti brevi, che offrono alti rendimenti con basso rischio, riducendo drasticamente la disponibilità di affitti annuali e stabili per i residenti. Di conseguenza, truffe e speculazioni sono cresciute nel settore degli affitti extra-alberghieri, con residence e affittacamere che chiedono garanzie sempre più elevate e triplicano i costi con l’arrivo della stagione estiva. In alcuni quartieri, è evidente la sostituzione dei residenti di lungo termine con popolazioni transitorie.

Nelle case popolari, la situazione è altrettanto critica. Acer, l’ente che gestisce gli alloggi pubblici in provincia di Rimini, dispone di 2.200 unità abitative, a fronte di oltre 3.300 persone in lista di attesa. Ogni anno, si registrano tra le 300 e le 400 nuove richieste di case popolari, segno che il bisogno abitativo non solo persiste, ma cresce.

Questa fotografia, pur parziale,” indica chiaramente che dall’anno scorso la situazione non è migliorata”. Di fronte a questi dati, l’Associazione Diritti Lavoratori invita con urgenza il Sindaco Sadegholvaad e l’Assessore Gianfreda a ripristinare l’accordo dello scorso anno tra Comune e Acer, garantendo la sospensione degli sfratti almeno negli alloggi Acer.

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