San Marino e sicurezza sul lavoro: il nuovo regolamento contro i rischi da caldo estremo

Tra le misure: la riorganizzazione degli orari di lavoro, l’obbligo di pause regolari, la disponibilità di aree ombreggiate e acqua fresca

A cura di Redazione
02 luglio 2025 09:25
San Marino e sicurezza sul lavoro: il nuovo regolamento contro i rischi da caldo estremo - Il segretario di Stato Alessandro Bevitori
Il segretario di Stato Alessandro Bevitori
Condividi

La Repubblica di San Marino segna un passo decisivo nella tutela della salute e sicurezza dei lavoratori con l’entrata in vigore del Regolamento n.7 del 2025. La normativa, all’avanguardia, è interamente dedicata alla prevenzione dei rischi derivanti dal microclima e dalle ondate di calore estreme, un fenomeno climatico sempre più pressante a livello globale.

Il nuovo Regolamento non si limita a un semplice adeguamento agli standard internazionali, ma si configura quale risposta strutturata a una problematica che, purtroppo, è stata a lungo sottovalutata. La sua finalità primaria, esplicitata fin dall’articolo 1, è la protezione dei lavoratori, garantendo loro condizioni ambientali compatibili con le mansioni svolte e introducendo un quadro normativo efficace per la gestione del rischio termico attraverso misure preventive e protettive appropriate. Si assiste a un vero e proprio cambiamento culturale: il caldo estremo è ora riconosciuto come un fattore di rischio professionale che richiede interventi mirati e specifici.

L’ambito di applicazione della norma è universale, estendendosi a ogni settore del mondo del lavoro, sia pubblico che privato. Ciò significa che il Regolamento non concerne unicamente chi opera all’aperto o nei cantieri, ma abbraccia anche coloro che lavorano in ambienti interni sprovvisti di un’adeguata climatizzazione, come uffici, officine, magazzini o spazi industriali. Una estensione che rafforza l’incisività del Regolamento, rendendolo un riferimento imprescindibile per ogni datore di lavoro sul territorio.

Le disposizioni centrali del nuovo impianto normativo prevedono obblighi precisi per i datori di lavoro, sia pubblici che privati, in presenza di condizioni climatiche critiche, ovvero temperature superiori ai 35 gradi o situazioni di microclima disagevole. Tra le misure introdotte vi sono la riorganizzazione degli orari di lavoro per privilegiare le fasce più fresche della giornata, l’obbligo di pause regolari, la disponibilità costante di aree ombreggiate e acqua fresca. È altresì prevista l’istruzione dei lavoratori sui sintomi del colpo di calore e la fornitura di dispositivi di protezione idonei. Per le attività all’aperto, i datori di lavoro devono predisporre spazi ombreggiati e facilmente accessibili.

Un elemento di particolare rilevanza è la scadenza del 31 marzo 2026, entro la quale tutte le imprese dovranno aggiornare i propri Documenti di Valutazione dei Rischi e i Piani Operativi di Sicurezza, integrando il rischio da microclima e le relative azioni di mitigazione. Tale passaggio concretizza un’evoluzione significativa nella cultura della sicurezza, radicando il rischio da calore nella programmazione e nella prevenzione al pari di altri fattori di rischio già consolidati.

La normativa dedica specifica attenzione ai lavoratori fragili, quali coloro che soffrono di patologie croniche, le lavoratrici in gravidanza o i soggetti in terapia farmacologica che può alterare la termoregolazione. Per queste categorie, i datori di lavoro sono tenuti a concordare misure specifiche con il medico competente, rafforzando il principio della personalizzazione nella tutela della salute e promuovendo una prevenzione inclusiva e responsabile.

Il Regolamento definisce inoltre l’organizzazione del primo soccorso, stabilendo la formazione dei lavoratori per il riconoscimento precoce dei sintomi da stress termico e demandando all’Istituto per la Sicurezza Sociale l’emissione di linee guida per una formazione mirata. La gestione delle emergenze diviene così parte integrante della strategia preventiva.

Il lavoratore assume dunque un ruolo attivo nella prevenzione. È chiamato a osservare le pause, mantenere un’adeguata idratazione e segnalare ogni sintomo riconducibile a stress termico. Il Regolamento sancisce una responsabilità condivisa tra datori di lavoro e lavoratori, promuovendo un clima collaborativo che rafforza complessivamente la cultura della sicurezza.

Non manca un riferimento al ruolo del Dipartimento Prevenzione dell’ISS e dell’UOC Sicurezza sul Lavoro, incaricati di elaborare entro due mesi una circolare tecnica con linee guida per la valutazione del rischio da calore. La previsione non esonera, tuttavia, i datori di lavoro dal rispetto degli obblighi già vigenti, a conferma del principio di precauzione che pervade l’intero impianto normativo.

Infine, il Regolamento chiarisce la catena delle responsabilità: i datori di lavoro devono informare i dipendenti, e questi ultimi sono tenuti a seguire le indicazioni. In caso di inosservanze, il Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza, o il lavoratore stesso in sua assenza, può segnalare la situazione al Dipartimento Prevenzione per l’attivazione dei controlli necessari.

“Con l’introduzione di questo nuovo Regolamento, San Marino non solo si allinea alle migliori prassi internazionali in materia di salute e sicurezza sul lavoro, ma traccia un sentiero esemplare per la protezione del capitale umano” ha dichiarato il Segretario di Stato per il Lavoro, Alessandro Bevitori. “In un contesto in cui gli eventi climatici estremi diventano la norma, la nostra Repubblica dimostra una visione etica e pratica, trasformando la consapevolezza dei rischi in azioni concrete. È un investimento nel benessere collettivo che riflette la nostra profonda attenzione per ogni lavoratore, un valore fondamentale della nostra società. Non un punto di arrivo, ma certamente una ottima base di partenza”.

La nuova normativa rappresenta un modello virtuoso: si tratta di un Regolamento essenziale che garantisce diritti e tutele, promuove la prevenzione, responsabilizza ogni attore coinvolto e, soprattutto, pone la salute delle persone al centro, senza compromessi. San Marino sceglie con decisione la via della consapevolezza e della protezione. 

Le migliori notizie, ogni giorno, via e-mail

Altarimini sui social