Santarcangelo Festival tra femminismo, violenza di genere e diritti umani: "Stop a mondo dominato dalla paura"

Il Santarcangelo Festival celebra la sua 55^ edizione: la presentazione in Consiglio Comunale

A cura di Redazione
24 maggio 2025 13:38
Santarcangelo Festival tra femminismo, violenza di genere e diritti umani: "Stop a mondo dominato dalla paura" -
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Il Consiglio comunale di ieri (venerdì 23 maggio) si è aperto con la presentazione della 55^ edizione di Santarcangelo Festival.

Il presidente dell’associazione Santarcangelo dei Teatri, Giovanni Boccia Artieri, ha ricordato il legame duraturo con il territorio che ha consentito al Festival di tagliare il traguardo di un anniversario molto importante: la 55^ edizione dimostra ancora una volta che l’arte è spazio di aggregazione per cittadini, anche temporanei, di Santarcangelo e occasione per re-immaginare gli spazi pubblici, in una città che ha un festival ma non un teatro. “Essere in piazza è una sfida costante, che rinnova l’incontro tra un clima internazionale e un territorio inclusivo“, ha evidenziato.

Il direttore artistico, Tomasz Kireńczuk, ha sottolineato l’impegno sociale e politico del Festival, intitolato “Not yet” a partire dalle proposte artistiche di oltre 30 compagnie nazionali e internazionali, concentrate sui temi della paura e dell’incertezza che caratterizzano il mondo di oggi.

La traiettoria del Festival tende comunque verso la speranza, perché l’incertezza lascia spazio all’azione: un invito dunque a superare la passività e immaginare un mondo diverso, non dominato dalla paura. Le nuove tendenze delle arti performative mondiali saranno affiancate da realtà artistiche italiane, impegnate su temi quali femminismo e violenza di genere, storia e memoria, comunità e cura, post colonialità e diritti umani.

Il Festival sta elaborando e ripensando il suo futuro, per capire cosa significa oggi essere un Festival in piazza: a questo proposito, il programma prevede spettacoli tutte le sere in piazza Ganganelli, mentre Imbosco offrirà uno spazio per rallentare, più legato alla programmazione con il coinvolgimento di tre collettivi per tre sere ciascuno. La riflessione sullo spazio urbano, infine, si concretizzerà in due luoghi storici dell’industria santarcangiolese: l’ex cementificio Buzzi Unicem e le ex Corderie.

Roberto Naccari, direttore generale di Santarcangelo dei Teatri, ha spiegato che la costruzione del Festival e delle attività annuali impegna stabilmente nove persone, più circa 150 tra stagisti e volontari durante la manifestazione.

Alla base di questo lavoro la cura delle relazioni internazionali, che ha consentito di realizzare tre progetti europei in corso e presentarne altrettanti, avviare un progetto Pnrr sulla sostenibilità ambientale e rapporti con dieci istituti culturali europei e internazionali che sostengono il Festival, creare le reti “Fondo” e “Bloom” partecipate da numerose realtà teatrali italiani di ogni genere, nonché dare vita a un progetto con il Ministero degli Affari esteri a sostegno delle residenze di artisti italiani all’estero.

“Il Festival è il cuore dell’attività, ma questo lavoro a supporto degli artisti dà il senso più ampio di cos’è Santarcangelo dei Teatri, come dimostra il fatto che nel 2024 il Festival ha richiamato 460 spettatori professionali, di cui la metà dall’estero: un dato senza precedenti né paragoni a livello italiano”, ha sottolineato Naccari.

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