Spiagge: il Governo aumenta gli indennizzi per i concessionari uscenti

Il decreto indennizzi per gli imprenditori balneari è pronto e ha iniziato il suo iter per l’approvazione: al momento è al vaglio del Consiglio di Stato.

È Mauro Vanni, al Corriere Romagna, a dare l’anticipazione. Il governo avrebbe quindi modificato quanto disposto a novembre nella legge Fitto, che stabiliva gli indennizzi da riconoscere ai concessionari uscenti, da parte dei subentrati, in base solamente agli investimenti non ammortizzati ed effettuati negli ultimi 5 anni.

In base alle norme del nuovo decreto, secondo le indiscrezioni riferite da Vanni al Corriere Romagna, al concessionario uscente spetterà una cifra pari al valore aziendale dello stabilimento balneare e alla rivalutazione dei beni materiali e immateriali dell’impresa.

Ora però c’è da superare lo scoglio del Consiglio di Stato: l’obiettivo del Governo, infatti, è blindare il testo, affinché sia al riparo da eventuali ricorsi.

Le nuove norme arrivano dopo le critiche al testo della legge Fitto da parte delle associazioni di categoria degli imprenditori balneari, che la ritenevano eccessivamente sbilanciata verso i concessionari subentranti, mentre l’associazione Mare Libero, per voce del presidente Biagini, aveva già espresso contrarietà all’idea di indennizzo, citando sentenze della Corte Costituzionali che li ritenevano un ostacolo al mercato delle concessioni.

Con un’ulteriore criticità: se il Comune decidesse di utilizzare uno spazio attualmente in concessione per realizzare una spiaggia libera, non ci sarebbe nessun concessionario subentrante e quindi indennizzo. Per cui, la riforma delle concessioni balneari, con l’attribuzione di esse tramite asta, non aumenterebbe il numero delle spiagge libere.