Stefano Cassani, non solo figlio d'arte: l'allenatore protagonista dell'exploit del Victor San Marino
Stefano Cassani, giovane allenatore rivelazione: per lui una conferma dopo il campionato dello scorso anno


di Riccardo Giannini
Il Victor San Marino è l’assoluta rivelazione del girone D di Serie D. Secondo posto a -1 dalla capolista Ravenna, battuta nello scontro diretto di domenica scorsa. Cinque vittorie nelle ultime sei gare, con un solo gol subito, quello infilato nella propria porta da De Queiroz. Due sconfitte in trasferta contro le corazzate Pistoiese e Carpi, nessun k.o. casalingo. E senza l’espulsione (un po’ ingenua) di capitan Sabba all’esordio in campionato con il Fanfulla, gara finita in parità, forse il Victor avrebbe potuto anche godersi un inaspettato primato.
A San Marino c’è la consapevolezza che si stia mettendo in cascina tanto fieno per l’obiettivo salvezza, d’altro canto l’allenatore Stefano Cassani non è certamente tipo da proclami. Il giovane tecnico però è finora la pietra miliare di questo sorprendente Victor San Marino. Una squadra che pressa, copre gli spazi, che ha un assetto difensivo difficile da superare per il sacrificio di centrocampisti e attaccanti e che quando ha palla non la butta mai via e cerca di costruire gioco.
“Un allenatore maniacale“, lo definisce il suo portiere Pazzini. La cura dei dettagli si evince dall’elevata pericolosità del San Marino sui calci piazzati. Così è arrivato domenica il gol di Morelli, una riserva che finora ha raccolto una sessantina di minuti di presenza in campo. Ma un altro pregio di mister Cassani è questo: concedere spazio a tutti.
Certamente il lavoro del Ds Gian Luca Bollini sul mercato è stato ottimale e ha permesso di allestire un organico con le classiche due alternative per ruolo. Ma il rendimento degli Under è motivato anche dall’abilità di Cassani di dar loro fiducia, nozioni tattiche e soprattutto di alternarli. Con intuizioni, quali il doppio ruolo di Bertolotti, 2004 impiegato sia come braccetto che come quinto. A sinistra sta giocando Tommaso Benvenuti, un 2006, il fratello gemello Giacomo spesso lo rimpiazza pur essendo un destro. Cassani sta ruotando le pedine in maniera “maniacale” – prendiamo in prestito l’aggettivo da Pazzini – e così si è ritrovato titolare anche Sollaku, un 2003 pescato in Prima Categoria, nel Morciano.
L’unico giocatore a cui Cassani non rinuncia mai è il portiere Pazzini e su questo era stato chiaro: il San Marino ha voluto fortemente l’over in porta. Per il resto non ci sono intoccabili. Anche il talentuoso Lazzari e l’ex Rimini Arlotti si sono seduti in panchina per il turn-over. Tutti sono coinvolti e tutti danno il massimo quando sono chiamati in causa. L’allenatore ha detto che il segreto del Victor è l’unione fuori dal campo e qui i meriti vanno condivisi con la società.
La forza del Victor probabilmente la si testerà quando il vento inizierà a soffiare contrario. Ma tutti sono consapevoli del possibile arrivo di tempi meno sereni. Cassani è sicuramente pronto ad affrontare la sfida, ricordando anche gli insegnamenti del padre Davide, grande ciclista: il Giro d’Italia è fatto di tappe, e quando lo scalatore “becca” la pianura, tocca stringere i denti e limitare i danni, per poi dare il 120% nei percorsi di montagna. Le tappe sono tante e la partita con il Ravenna è già in archivio: domani (mercoledì 1 novembre) c’è la trasferta sul campo del Mezzolara, squadra che segna poco, ma che subisce altrettanto poco, incisiva nel pressing alto. Sarà una bella prova di maturità.